Web 2.0 to Web 3.0: definizioni, bilanci, previsioni e aspettative per il futuro!

Lettori carissimi, oggi è l’ultimo dell’anno. Tiriamo quindi le somme di un piccolo, grande ciclo della nostra vita per ricominciarne un altro, sperando che sia prospero e ricco di soddisfazioni, e che possa portare tante cose belle all’intera società. Auguri, quindi.

Giungiamo però in medias res da subito: parlavo di somme e di cicli della vita non a caso, cari geek. Perché, come avrete già capito, questo è un articolo che si discosta, per toni e temi, dai soliti che ci capita di scrivere qui su Geekissimo, vista proprio la particolarità di questa giornata.

Oggi vorremmo, insieme a voi, fare un resoconto di quello che è stato il tema più toccato da chi vi sta scrivendo qui. Vorremmo parlare di web, in particolar modo focalizzandoci sull’apparente ma imminente evoluzione del web 2.0 verso il web 3.0.

Prima di immergerci nel nostro viaggio, fissiamo dei concetti chiave. Spesso utilizziamo due “sigle” (web 2.0 e web 3.0, ndr) impropriamente, senza neanche accorgercene, e lo facciamo non conoscendo cosa c’è dietro a questi ormai non troppo nuovi appellativi.

In generale, possiamo definire il web 2.0 come web sociale, dove condivisione e facilità d’uso sono temi messi al primo posto dai fautori di questa net evolution. Web 3.0 significa invece altra, nuova internet: grafica 3D, intelligenza artificiale ma dalle “sfaccettature umane”, consultazione del web come grande database e, ancora, introduzione della semanticità, ossia, detto in parole povere, lo sviluppo di sofisticati meccanismi di interrogazione ed elaborazione automatica dei progetti online. (Per questi ultimi concetti, per chi sa l’inglese consiglio questo lungo ma interessante video).


Il trend al quale assistiamo ultimamente, pone in discussione lo stato del web attuale. Seppur tutti i giorni o quasi, pubblichiamo articoli specifici per presentare nuovi servizi web in pieno stile web 2.0, ci si può ben accorgere che siamo più negli accenni di 3.0 che nel pieno dell’era 2.0.

Tempo fa su Geekissimo vi abbiamo parlato di Cooliris. Ebbene, quello era un assaggino del web 3.0. Così come, ad esempio, SearchMonkey. Esempi si, ma vi starete chiedendo: a quando, però, il vero passaggio da web 2.0 a web 3.0?

Qualcuno ha detto che il passaggio è già avvenuto. Altri sostengono, invece, che dovrà ancora avvenire e che sarà lento e graduale. E magari avrà luogo nel 2009!
Previsioni a parte, il web 3.0 avrà bisogno, in ogni caso e inevitabilmente, di agire su un terreno fertile: quello delle connessioni veloci.

Immaginiamoci una bella grafica 3D! Bella si, ma pesante. E che quindi richiede una buona connessione. Si fa presto, però, a dire buona connessione. Connessione buona significa connessione veloce, e connessione veloce significa processo di aggiornamento e ampliamento delle infrastrutture già esistenti. E servirà, inoltre, buona accessibilità da tutti i posti e da ogni computer. Internet nei luoghi pubblici, dunque.

Una buona scommessa che quindi porterà al progresso, anche strutturale oltre che a livello di contenuti. Contenuti che spazieranno in più campi e che assicureranno rese maggiori per l’utente medio, che sarà, nel web 3.0, al pari di tutti gli altri (una delle aspettative del web 3.0 è proprio “stessi poteri per tutti”) e che avrà molte più possibilità di trovare dopo una ricerca, di ricevere supporto dopo una domanda, di scoprire dopo aver consultato, e più in generale, di stupirsi dopo aver utilzzato.

Così come se ne va un anno, in egual modo se ne va un’era informatica, si potrebbe dire. Basta così. Chiudiamo qui la visione futuristica delle cose e stasera, nel nostro brindisi, da bravi geek che ascolteranno questo scherzoso invito, diamo un po’ di spazio al web 3.0.

Perché la visione futuristica e positiva espressa in questo report, possa essere concreta applicazione pratica di quanto predicato da chi vuole bene alla rete. Da chi come noi ama internet, si mette in gioco con essa e lavora, nel suo piccolo e secondo i suoi pensieri, perché possa essere posto migliore, alla portata di tutti, e sicuramente, in ultimo per ordine ma non per importanza, possa essere luogo dove ad essere sul trono saranno possibilità di espressione per tutti e democrazia.