Street View non viola la privacy, Google vince la causa

E’ ufficiale, Aaron e Christine Boring non hanno subito alcun danno alla privacy. Google ha vinto la causa intentata dai due coniugi che si erano sentiti offesi dal trovare su StreetView la foto della propria abitazione ripresa dalle pronte telecamerine a bordo delle auto di BigG.

La vicenda, venuta a galla qualche tempo fa con la denuncia dei coniugi, ha trascinato Google in tribunale con l’accusa di violazione della privacy e della proprietà privata.


La sentenza però ha dato ragione a Montain View scagionando l’azienda dalle accuse e bacchettando i coniugi, rei a quanto pare di aver tentato di ottenere un “facile” risarcimento. La colpa dei coniugi a detta del giudice sarebbe quella di non aver messo in atto alcun tentativo per ridurre la diffusione dell’immagine incriminata ed aver creato molto clamore intorno alla vicenda, comportamenti che sono in netta contraddizione con le accuse mosse a Google. Inoltre, afferma BigG, i due non hanno richiesto alla società l’eliminazione dell’immagine incriminata ma hanno preferito le vie legali, errore che dovranno pagare caro sostenendo le spese processuali.

Ma quello dei coniugi Boring non è l’unico caso a carico di Google. Molti altri procedimenti sono in corso di accertamento, ma mentre nella Vecchia Europa la politica nei confronti della mappatura di Google è orientata alla chiusura, in oriente c’è chi sta già pensando di affiggere avvisi cittadini per avvertire la popolazione del passaggio delle auto di BigG.

Quella della privacy è una questione molto delicata ma ci sentiamo di dire che il progresso non può essere fermato dalle paure, vedremo le future sentenze se ci daranno ragione o meno.