Bloatware, i “top” 8. Voi quali ritenete i peggiori?

Bloatware. Una parola che sta ad indicare quella tipologia di software pesante, lenta e pregna di funzioni inutili e che riesce come poche altre a far venire attacchi di orticaria a noi geek.

Ma quali sono in realtà questi bloatware, ed è davvero possibile sostituirli con valide alternative leggere e scattanti? Una possibile risposta la trovate nella classifica di seguito, in cui ci siamo divertiti ad elencare otto tra i programmi ritenuti tra i più pachidermici su piazza. A voi commenti, rettifiche e suggerimenti.

1. Software Asus, HP & company: sarebbe davvero bello poter acquistare un PC ed usarlo non appena tornati a casa dal negozio. E invece no, la presenza di inutili software per la riproduzione di DVD, piuttosto che per il corretto funzionamento dei pulsanti speciali della tastiera o per la visualizzazione delle foto, costringe tutti noi geek a perdere un mucchio di tempo prima di poter lavorare con i nostri nuovi gingilli elettronici. Il piazzamento in cima alla classifica è pressoché d’obbligo.

Alternative: il cestino. Punto.


2. Windows Vista: il celere sviluppo di Seven non ha fatto che confermare le perplessità di chi ha sempre considerato il successore di Windows XP come troppo lento e ricco di amenità per non essere definito come bloatware. Trattandosi di un sistema operativo, per giunta pubblicizzato in maniera ossessiva da Microsoft, non può che stazionare sul podio.

Alternative: Windows 7; Windows XP; Linux.

3. Nero: dalla versione numero 7, quest’ottimo programma per la masterizzazione si è, ahinoi, trasformato in uno dei più fulgidi esempi di bloatware. Esiste una versione “lite”, la possibilità di non installare tutto il “paccozzo”, ma non una valida giustificazione per questa clamorosa “cura ingrassante”.

Alternative: Ashampoo; CDBurnerXP.

4. Vuze: conosciuto precedentemente come Azureus, si tratta di un client torrent estremamente lento e pesante. Ha tante funzionalità extra (catalogo di video HD, riproduzione multimediale, ecc.), ma ciò non giustifica il suo essere pachidermico oltre ogni limite di decenza.

Alternative: uTorrent.

5. Adobe Reader: il PDF reader per eccellenza. Nelle ultime versioni sono stati fatti passi in avanti sul fronte della velocità d’avvio, ma lo sforzo non è stato abbastanza grosso per rimuovere il programma dall’annovero dei bloatware.

Alternative: Foxit PDF Reader; PDF-XChange Viewer.

6. PowerDVD: inutile perdersi in tanti giri di parole. Non c’è motivo di occupare tanto spazio su disco e tanta RAM per vedersi un semplice film in DVD. Servono software decisamente più “elastici” e leggeri.

Alternative: Gom Player.

7. OpenOffice: probabilmente l’unica vera valida alternativa alla suite per l’ufficio di casa Microsoft. Peccato che il suo peso sulla RAM e la sua rapidità di avvio – nonostante i recenti passi in avanti – lascino ancora a desiderare. Probabilmente è esagerato definirlo bloatware, ma questa provocazione rende bene la delusione di molti utenti nei confronti di questo validissimo prodotto open source gratuito.

Alternative: Microsoft Office; Abiword; Gnumeric; Kingsoft Office; Go-OO.

8. Winamp: con il passare degli anni e delle versioni, quest’ottimo player musicali ha introdotto così tante funzioni e così tanti abbellimenti grafici da divenire incredibilmente pesante. Se non è propriamente definibile come bloatware, poco ci manca, ma veramente poco.

Alternative: Foobar2000; XMPlay; BBox.

E voi, quali bloatware ritenete dannatamente insopportabili? Non esitate a comunicarcelo, magari insieme a delle valide alternative “leggere”.