Microsoft: un anno senza Bill Gates. Cos’è cambiato?

È passato poco più di un anno da quando, il 27 Giugno 2008, Bill Gates ha dato il suo – apparente – addio alla carica di amministratore delegato di Microsoft. Ora, come tutti voi ben saprete, l’ex CEO si occupa solo della sua fondazione filantropica ed ha lasciato la “patata bollente” nelle mani dell’eccentrico Steve Ballmer. Ma è davvero cambiato qualcosa in quel di Redmond?

Noi, lo ammettiamo, facciamo fatica a dare una risposta a questo quesito. Basta pensare alla popolarissima campagna pubblicitaria laptop hunter, quella che ha visto una Microsoft più aggressiva che mai accanirsi contro Apple ed i prezzi dei suoi prodotti. E’ stata avallata anche da Gates o il vecchio “zio” avrebbe adottato un maggior fair play nei confronti di Jobs e soci?

E la nuova politica che pare aver messo al centro le esigenze dell’utente medio portando alla realizzazione di Windows 7, è frutto del flop di Vista o del buon lavoro di Ballmer? Chi può dirlo.


Intanto, diverse cariche, come quella dello Chief Operating Officer Kevin Turner, sono cambiate e stanno vedendo i cosiddetti FOS (Friends of Steve) avanzare nei ruoli decisionali a dispetto dei FOB (Friends of Bill), non più importanti come un tempo.

Le parole chiave di questo nuovo corso in casa Microsoft sembrano essere due: profitti e competitività. Ecco quindi sorprendere quasi per niente il taglio di molti posti di lavoro e l’atteggiamento dei dipendenti di alcuni nuovi settori (ricerca, Xbox, Zune) che sembrano quasi in competizione con quelli della”vecchia guardia” (Windows, Office).

Molto probabilmente, a causa della crisi globale e di una catena di eventi che è ormai sotto gli occhi di tutti, ciò sarebbe accaduto anche nel “regno” di Gates, mentre non ci sentiamo di dire la stessa cosa per l’inconsueto attivismo sfoderato dal gruppo di Redmond in questi ultimi periodi.

Insomma, in cantiere ci sono brand come Windows 7, Office 2010, Windows Mobile 7 e Project Natal che, chissà, senza l’aggressività di Ballmer forse sarebbero stati nel cassetto ancora per qualche tempo.

Ad ogni modo, di qualunque forma e grandezza siano le chiappette sedute sulla poltrona di CEO di Microsoft, l’importante è che le esigenze dell’utenza siano sempre messe al primo posto. E in questo momento, senza entusiasmarci troppo, possiamo dire che il nuovo “zio” sta percorrendo la strada giusta.

E voi, che ne pensate? È davvero cambiato qualcosa da quando Gates ha lasciato l’incarico di AD?

Via | ZDNet

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