Spam tramite email o tramite social network: a che punto siamo?

I geek più accorti si saranno anche dimenticati della questione “spam”, capaci come sono di settare ed utilizzare filtri di cui poi, praticamente, ci si dimentica anche l’esistenza per quanto riescono a filtrare bene le email indesiderate, nonostante lo spam tramite email rappresenti il 94% di tutte le email che girano in questo momento sul web.

Eppure c’è un mondo di utenti Internet che lo spam lo continuano a ricevere e, soprattutto, ci continuano a cliccare per i più disparati motivi. E’ per questo motivo che qualche giorno fa il MAAWG (Messaging Anti-Abuse Working Group) ha pubblicato un sondaggio molto interessante su questo fenomeno in costante ascesa, elaborato all’inizio dell’anno su un panel di 800 utenti “privati” senza conoscenze in termini di sicurezza tra Stati Uniti e Canada.

Circa un terzo degli intervistati ha ammesso di rispondere a delle email sospette di spamming. All’interno di questa percentuale, poi, circa il 17% ha detto di aver cliccato per errore, il 13% per lamentarsi con lo spammer, mentre il 12% è stato comunque interessato al prodotto o al servizio reclamizzato. Degno di nota, inoltre, è il fatto che il 21% degli intervistati ha ammesso candidamente di non fare assolutamente nulla per evitare di essere soggetto al problema dello spamming.


Google, come uno dei leader di mercato delle webmail, ha recentemente introdotto alcune importanti azioni contro l’avanzata di spammer o scammer, tra cui è bene ricordare la verifica tramite sms degli account e il Gmail verified senders (ancora disponibile solo per Labs), per identificare in modo sicuro le email provenienti da Paypal ed Ebay ed eliminare quelle inviate con l’intento di phishing.

Oltre allo spamming via email stiamo vivendo alla crescita di un nuovo fenomeno: lo spam all’interno dei social network (come MySpace, Facebook o Twitter). Negli ultimi mesi siamo stati, chi più e chi meno, vittime di ricezione di messaggi indesiderati, dell’utilizzo di questi strumenti ai fini promozionali (in modo talvolta molto pesante da parte dei proponenti) e, soprattutto, dell’utilizzo di applicazioni fine a se stesse all’interno di Facebook, capaci soltanto di autoinviarsi ad altri contatti (anche se quest’ultimo fenomeno è stato in larga parte debellato da parte del team di Facebook).

E voi che tipi di sistemi di protezione (ammesso che ne abbiate) utilizzate per proteggervi dallo spam in rete? Pensate che i social network possano rappresentare la nuova frontiera per gli spammer di tutto il mondo? Se per l’email è possibile proteggersi in vari modi, che cosa è possibile fare all’interno di un social network per evitare di essere afflitti da questa piaga?