Snow Leopard meno sicuro di Windows, parola di Charlie Miller
A pochi giorni dal debutto sul mercato di Snow Leopard, puntuali come degli orologi della Valchiavenna (quelli svizzeri ci sarebbero arrivati almeno una settimana fa), sono iniziate le disamine da parte di esperti e presunti tali sul grado di sicurezza dell’ultimo sistema operativo targato Apple.
Tra queste, quella che ha fato più scalpore è sicuramente quella del famoso hacker Charlie Miller, il quale ritiene l’ultimo OS X meno sicuro di Windows, e non solo del nuovo Windows 7. Il giovane distruttore dei prodotti della mela (celebri le sue scoperte in tema di falle di sicurezza su Mac, Safari ed iPhone) ha infatti asserito che il sistema dell’irbis non include funzioni di protezione presenti da tempo su XP, Vista e Seven.
Davvero una bella botta per chi ritiene i prodotti firmati da Steve Jobs praticamente perfetti.
Tra i fattori scatenanti della filippica di Miller, il fatto che “Apple non ha cambiato niente. La funzione di protezione ASLR contro buffer overrun ed exploit presente in Snow Leopard è la stessa di Leopard, QuickTime non è stato irrobustito a dovere e si è persa una buona occasione per introdurre la funzione DEP di Windows in Mac OS X, grazie alla quale sarebbe stato possibile prevenire l’iniezione di codice maligno tramite buffer overflow”.
Su queste cose, ammettiamolo, nessuno può dargli torto. Se messi insieme, sistemi come l’Address space layout randomization ed il Data Execution Prevention riuscirebbero infatti a complicare maledettamente la vita a qualsiasi hacker pronto all’attacco.
Infine, Miller ha precisato che “è più difficile scrivere exploit per Windows che per OS X, ma la scarsa diffusione di quest’ultimo fa sì che gli hacker si concentrino di più sui sistemi Microsoft, il 90% del totale, anziché su quelli della mela”.
Volendo riassumere in parole povere, quindi, i sistemi Apple non sono tecnicamente più sicuri di quelli Microsoft, ma sono meno considerati dagli hacker. Sempre meglio di niente.
Via | Neowin
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