Windows 7 è credibile, parola di Canonical

Osteggiando inaspettatamente il giudizio di Apple, secondo cui Windows 7 è un sistema antiquato, l’Amministratore Delegato di Canonical Mark Shuttleworth ha approfittato di una conferenza stampa per dire la sua sul nuovo OS Microsoft: «Windows 7 rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto al passato, anche sui netbook. È una release incredibile credibile ».

Parole al miele che, siamo sicuri, faranno storcere il naso ad un bel po’ di gente. Fortuna che il buon Shuttleworth è rientrato in binari che più si confanno ad una società che sta per lanciare sul mercato Ubuntu 9.10, asserendo che «Windows, però, rimane un sistema proprietario e costoso».


E una bella stoccata è arrivata anche nei confronti di Windows 7 Starter, la versione di Seven destinata ai netbook, che secondo il CEO di Canonical è “troppo restrittiva”. Anche perché l’azienda dell’astronauta sudafricano vuole promuovere a tutti i costi la nuova Ubuntu 9.10 Netbook Remix, un sistema che porterà con sé il supporto per oltre 25 modelli diversi di portatili low-cost.

Volendo quindi fare un sunto di queste dichiarazioni, potremmo dire che per Shuttleworth Windows 7 è un buon sistema operativo, ma che bisogna stargli alla larga (e magari virare su Ubuntu) in quanto rappresentante di quel mondo del software commerciale che – per i sostenitori dell’open source – tarpa le ali al progresso e mette la libertà dell’utente sotto le scarpe.

Insomma, pare che “il verbo” di Linus Torvalds, secondo cui non bisogna odiare Windows, abbia fatto dei proseliti. E questo non può che essere un bene per un mondo che, come quello del software libero, ha bisogno di proporre soluzioni innovative e non denigrare in maniera facilona i prodotti rivali per farsi conoscere dal grande pubblico.

Stesso discorso varrebbe per Steve Jobs e compagni, ma la strada intrapresa in quel di Cupertino sembra volgere inesorabilmente verso altri lidi. Contenti loro.

Via | The Inquirer

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