Windows 7: cronaca di un costoso aggiornamento (da Vista)

Ho dormito circa tre ore meno del solito, sulla mia carta di credito ricaricabile mancano 24,90 euro, ma tutto sommato sono soddisfatto. Con una settimana di anticipo rispetto a quanto preventivato da HP (06/11/2009), venerdì scorso ho ricevuto il tanto agognato DVD di aggiornamento di Windows 7, quello che mi ha permesso di passare da Vista Home Premium a Seven Home Premium senza troppi traumi, mantenendo intatti i programmi, conservando tutti i miei file, ma non in maniera gratuita come si pubblicizzava nei centri commerciali e sui media. Ma andiamo con ordine.

Ad inizio settembre, non ho resistito alla tentazione e, compatibilmente con quanto le mie finanze mi permettessero di fare in quel momento, ho optato per l’acquisto di un nuovo PC desktop della HP: un buon computer con 3GB di RAM (per quello che ci devo fare, bastano e avanzano), un processore triple-core della AMD da 2.30 Ghz a 64 bit (c’era di meglio, ma poi l’equilibrato rapporto qualità/prezzo andava a farsi benedire) e Windows Vista Home Premium come sistema operativo (in versione 32-bit).

Da bravo membro del club dell’ascella pezzata (che ha Steve Ballmer come presidente onorario), appena acceso il computer e rimosso l’inevitabile crapware trovato al suo interno e mi sono fiondato sul sito Microsoft per capire come ordinare la copia ultra-scontata di Windows 7 che mi spettava per aver acquistato un PC a ridosso del debutto sul mercato del nuovo OS.


Dopo un po’ di batti e ribatti fra il sito Internet di Microsoft e quello di HP, mi sono finalmente ritrovato nella pagina per ordinare il tanto famigerato Windows 7 Upgrade Kit. Digito quindi i codici identificativi della macchina appena acquistata, inserisco i miei dati personali, le coordinate della carta ricaricabile (per l’Italia il c/c non era accettato), allego una prova d’acquisto del computer e, all’atto della conferma dell’ordine, mi ritrovo con una bella sorpresa dinnanzi agli occhi: ben 24,90 euro di spese di spedizione (20,75 più IVA al 20%)!

A dire il vero, in giro avevo letto che aggiornare a Windows 7 non era gratuito come si diceva ma, francamente, non mi aspettavo un salasso del genere. In sostanza, come puntualmente riportato da questo sito Internet, la licenza è gratuita ma la distribuzione no ed i produttori di hardware se ne sono approfittati.

Ad ogni modo, ingoiamo questo ennesimo rospo amaro, ed andiamo avanti con la cronologia dei fatti. Qualche giorno prima del lancio ufficiale di Seven, mi arriva una e-mail da parte di Hewlett Packard che mi fornisce un link per il monitoraggio in tempo reale della mia consegna (anche se, per quello che ho pagato, avrei ritenuto più consona una citofonata di Belen Rodriguez!): il pacco con il DVD di aggiornamento di Windows 7, insieme ad un disco con i driver per il PC, arriverà il giorno 6 novembre. Un po’ tardino rispetto alla disponibilità del sistema nei negozi, ma pazienza. Aspettiamo.

Grazie a chi di dovere, HP ha deciso di spedirmi i dischetti tramite corriere provato e non Poste Italiane, che mi avrebbero sicuramente recapitato l’OS a ridosso del lancio di Windows 10.5. Ciò ha fatto sì che venerdì mattina, con una settimana di anticipo sul ruolino di marcia, ricevessi l’abita telefonata: «c’è una consegna da parte di Microsoft, lei è in casa?”».

Passa qualche oretta (ho detto io al correre di passare più tardi, non è che mi telefonava dall’Albania) e tadà, ho una leggerissima busta fra le mani. La apro e ri-tadà mi ritrovo con due DVD, entrambi marchiati HP, e due manuali di istruzioni fra le mani (in tutte le lingue del mondo, e per trovare l’italiano ho dovuto srotolarlo fino ad ottenere un foglio di 6.86 metri di lunghezza).

Il primo disco, inserito subito nel PC ma praticamente non usato, consisteva in una serie di tutorial per compiere tutte quelle operazioni di routine necessarie prima del passaggio a Windows 7: controllare che il PC supporti il nuovo sistema, fare un backup dei dati importanti, controllare che non ci siano programmi/dispositivi incompatibili con l’OS da installare, aggiornare Vista fino all’ultimo update e aggiornare l’antivirus. Tutte cose che, in vista dell’arrivo dell’Upgrade Kit, avevo già fatto di mia spontanea volontà (come ogni geek degno di tale appellativo farebbe, del resto).

Dopo l’apertura silenziosa (avvertita solo grazie all’UAC) di qualche file di setup da parte di questo primo disco, mi viene chiesto d’inserire l’altro DVD. Procedo quindi con il lancio dell’installazione di Seven e faccio tutto come indicato nella procedura guidata, quella che tutti noi ormai conosciamo come le nostre tasche.

I tempi d’installazione sono stati lunghi, ma non biblici come qualcuno mi preventivava. Circa due ore e mezza per avere un desktop funzionante (con le icone e i gadget intatti rispetto a Vista ed un file htm con un report sull’aggiornamento) ed un sistema operativo attivato (avevo spuntato l’opzione per l’attivazione automatica, ma poi l’ho fatta manualmente, in tre secondi).

Quanto al resto, a parte un po’ di macchinosità iniziale dovuta all’attività di prefetching, tutto liscio come l’olio. Almeno per ora.

E voi, avete aggiornato il vostro Windows Vista a Windows 7? Se sì, non esitate a dirci com’è andata. Io, intanto, vi lascio a un po’ di foto dell’Upgrade kit recapitatomi settimana scorsa.