Un utile segreto nei file iWork

Uno dei problemi principali quando si passa da un sistema operativo all’altro è la compatibilità dei file prodotti in ambienti diversi.

Nonostante cruciali differenze che danno vita a vere e proprie fazioni pro o contro un determinato sistema operativo, il succo delle loro funzioni è lo stesso. Si collegano ad internet, permettono di navigare, forniscono un’interfaccia grafica, etc.

Tutte queste funzioni differiscono fra loro per scelta del produttore o della comunità. Fra quelle che abbiamo citato abbiamo tralasciato la più sfruttata probabilmente, dopo l’accesso ad internet, ovvero un pacchetto di applicativi da ufficio.

I più tardi ricorderanno di Lotus, che forniva un foglio di calcolo, un word processor ed un software per le presentazioni. Da allora le cose non sono troppo cambiate, è fondamentalmente quello che offrono i vari OpenOffice, Microsoft Office e iWork.


Un problema alquanto fastidioso come sapete è ritrovarsi un file su una pennetta che non può essere letto perché manca il software appropriato. Spesso basterebbe poter leggere il file e non necessariamente editarlo, ma purtroppo la ridicola concorrenza che le case produttrici si fanno va ad intaccare l’interesse dell’utente.

Sulla rete sono comparse più e più soluzioni per poter convertire qualunque tipo di file in qualunque altro, ma non sempre un collegamento in rete è disponibile aimé, ed in questi casi sapete come ci si senta persi. I file iWork hanno una soluzione intrinseca che richiede l’utilizzo di un piccolo trucco.

Se infatti rinominate un file iWork, cambiando la sua estensione in .zip, scoprirete che in effetti, quel file, altro non è che un file ZIP. Una volta rinominato potrete agevolmente scompattarlo, per utilizzare un termine di altri tempi. All’interno di questo troverete un file PDF, che vi permetterà di visualizzare o stampare il contenuto del file.

Certo non è quello che servirebbe, ovvero una compatibilità multipiattaforma che non ci imponga i vincoli di formattazione di un file RTF, ma è un’ottima scialuppa di salvataggio ed un buon modo di fare colpo col capo in un momento di crisi.