Digg introduce i Trending Topics

Fra i servizi web più attivi del momento, in termini di aggiornamenti e novità, c’è Digg. Abbiamo più volte trattto degli importanti aggiornamenti di Digg e veniamo a voi con questo ulteriore segno della sua trasformazione.

Digg ha visto tempi migliori di quelli che sta attualmente vivendo. Il traffico in entrata è purtroppo drasticamente calato da quando sulla scena hanno fatto la loro comparsa servizi di micro-blogging, come Twitter per intenderci, i più tradizionali servizi di tracking delle news hanno subito un duro colpo.

L’attenzione degli utenti sempre maggiormente si sposta su questo nuovo modo di fare social network, abbandonando progressivamente il modello di condivisione di Digg. Nonostante ciò lo staff di Digg non crede sia ancora detta l’ultima parola e si sta dando da fare per fare entrare il social network in questa nuova era del web.

Prima con novità sul fronte degli Ads e della moentizzazione del servizio, col quale Digg ha attirato un buon numero di investitori ed è riuscito a dare nuova linfa alle sue casse. Grazie a questa manovra Digg ha potuto procedere all’introduzione di funzioni proprie del micro-blogging, tentando in questo modo di guadagnare un nuovo charme.


Dopo l’introduzione di una streamline adesso si presenta con i Trending Topics secondo Digg, per ora ancora in beta riservata. Basandosi sull’attiità che avviene intorno una story, quante volte è diggata, commentata, rimbalzata, etc., Digg la propone in prima pagina per dieci minuti indicandola come Trending Topic. Dal tipo di attività che ne deriverà in questi dieci minuti dipenderà la sua permanenza o meno.

Al momento non ci sono ancora dati su quanto questa campagna di Digg stia portando successo, ma il modello di business è certamente oculato. Digg sta introducendo novità alternando quelle funzionali a quelle pubblicitarie, e qualcosa ci dice che non sia ancora giunto il suo momento.

Aggiornarsi in fretta alle richieste del mercato è ovviamente una necessità per una dotcom, più che per altri, ma Digg deve cercare di non perdere la propria identità. Il filo che separa un servizio di tracking da uno di micro-blogging è sottile, ma la differenza c’è e va mantenuta. Diventare più social è fondamentale per Digg, ma mantenere la sua solida struttura di ranking e il nocciolo duro di ciò che lo ha reso così popolare, è altrettanto cruciale, a che goda di buona salute in una rete che sta cambiando drasticamente volto.