Bit.ly contro lo spam su Twitter

Ormai è una prassi a cui siamo abituati, come un servizio web incomincia la sua scalata al successo, ecco che dietro l’angolo appare lo spettro dello spam, una pratica personalmente incomprensibile dal momento che non credo esista ancora un numero di utenti valido da gabbare, ma che in ogni caso continua ad imperversare dall’alba del web.

Twitter come sappiamo non ne è immune, anzi per molti versi si sta trasformando in un vero e proprio repository di spammers, che trovano vita semplice nel link sharing che è parte integrante del social network e dunque difficilmente filtrabile.

Bit.ly è il servizio di URLs shortner che è stato ufficialmente adottato da Twitter come servizio standard e che in poco tempo ha sconfitto la foltissima concorrenza. Adesso Bit.l darà il suo contributo alla lotta allo spam. Lo farà affidando l’analisi dei link sottopostigli a tre differenti servizi.


Bit.ly utilizzerà iDefense per rintracciare i codici malicious, Threatseeker Cloud per analizzare il contenuto delle pagine web e automaticamente definire se si tratti di spam o meno e ultimo ma non meno importante, Sophos, che utilizza una “behaviour-analysis technology” per identificare virus e codici potenzialmente dannosi.

Provvedimenti del genere ovviamente andrebbero presi a monte, da Twitter stesso, ma probabilmente la potenza di elaborazione richiesta è ancora eccessiva per i server del social network dai 140 caratteri. Utilizzando qualunque altro URLs shotner si bypassa il controllo continuando ad inquinare lo stream di Twitter.

Quello che però sappiamo è che da oggi, quando vedremo un link bit.ly sapremo che avrà passato qualche controllo in più, il che apre le porte ad un’adozione coattiva del servizio da parte di Twitter, che potrebbe scegliere di limitare le possibilità di condivisione di link a Bit.ly.

Via | Mashable