10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft
Se vuole continuare sulla strada che porta al successo, Apple deve seguire attentamente tutte le mosse di Microsoft e in taluni casi prendere spunto proprio da queste ultime. Ecco la tesi sostenuta da un provocatorio articolo pubblicato da ITWeb, il quale mette l’accento su 10 cose che Apple dovrebbe imparare da Microsoft, nel bene e nel male.
Noi, come già fatto con articoli di carattere simile (primi fra tutti quelli di Preston Gralla pubblicati da Computer World), vi riportiamo tutto senza filtri e passiamo direttamente la palla a voi, gentilissimi lettori. Leggete tutto attentamente e diteci cosa ne pensate nei commenti.
Sicurezza
Al contrario di Microsoft, Apple non sembra mettere in cima alle proprie priorità il fattore sicurezza. Forse non ha ancora capito che più aumenta la quota di mercato del suo sistema operativo e più diminuisce il grado di sicurezza di quest’ultimo. I malware sono sempre dietro l’angolo e l’azienda di Cupertino deve rendersene conto in tempo.
Aziende
Microsoft ha capito che le aziende sono un tipo di clientela fondamentale e gran parte del suo fatturato lo dimostra, mentre Mac OS X continua ad essere un sistema disegnato su misura per i singoli utenti. Apple quando capirà che, provando ad entrarci con maggior tenacia, potrebbe sfondare anche nel mercato aziendale?
Design
Apple ha sempre dimostrato di essere un gradino sopra Microsoft nel campo del design. Deve continuare così se non vuole perdere uno dei suoi principali punti di forza.
Onestà
Microsoft è stata sempre onesta con i suoi utenti: se c’è una falla di sicurezza nei suoi prodotti non lo nega, mentre quando viene diffamata si difende con tutte le armi possibili e immaginabili. In casa Apple, al contrario, quando le cose non vanno bene sembra vigere la legge di “radio silenzio” e questo è un gran peccato.
Patch
Ormai in quel di Redmond l’hanno capito, le patch per la sicurezza dei sistemi vanno rilasciate spesso e con una scadenza ben precisa. A Cupertino no, e questo non va bene.
Sviluppatori
Il rapporto di Apple con gli sviluppatori di terze parti è stato sempre burrascoso. Sembra che l’azienda di Cupertino voglia fare tutto da sola e questo limita la diffusione di software per il suo sistema. Dovrebbe prendere esempio da Microsoft, che con gli sviluppatori di terze parti ci va a nozze.
Simpatia
Data l’immensa popolarità dell’azienda, quando un prodotto Microsoft non funziona bene sul Web si scatena un putiferio e Ballmer viene additato come incapace. Quando un prodotto Apple non funziona bene, Steve Jobs è stato semplicemente sfortunato. Per avere successo, la casa di Cupertino dovrebbe riuscire a conservare questa “simpatia da perdente” il più a lungo possibile.
Trasparenza
In casa Apple è tutto segreto, dai nuovi progetti alle falle di sicurezza (per cui vengono rilasciati comunicati stringatissimi). Questo non va bene. Il gruppo di Steve Jobs dovrebbe fare come Microsoft, aprirsi un po’ di più, e rendere noti tutti i dettagli delle falle di sicurezza quando queste vengono individuate.
Strada principale
L’azienda di Cupertino non deve avventurarsi in “campi estranei” che potrebbero portare a flop clamorosi. D’insegnamento deve essere quanto fatto da Microsoft con prodotti come Zune, che è andato in maniera disastrosa perché non faceva parte del “core business” dell’azienda. Ognuno deve fare quello che sa fare meglio, punto e basta.
Una sola edizione
Al contrario di Windows 7, che è disponibile in “millemila” edizioni, Snow Leopard è disponibile in una sola versione. Apple deve continuare su questa retta via e non tentare di seguire Microsoft nell’assurda pratica di rilasciare tante versioni di un singolo OS, che finiscono solo col confondere l’utente finale.