OpenSky, marchette ufficiali o una brillante idea?
L’attenzione riservata al mondo del blogging è sempre più interessante, sia per noi blogger che per tutta la comunità 2.0.
Sempre di più scrivere di qualcosa significa scrivere di un prodotto e sempre di più scriverne bene o scriverne male determina in modo non superficiale il successo o meno di quel prodotto. Come tutti sanno ci sono tante e varie tipologie di blogger sulla piazza e non tutti sono completamente sinceri.
C’è chi si fa successo con il solo obiettivo di vendersi al miglior offerente, c’è chi è finanziato segretamente da qualche azienda, c’è chi sfrutta il sistema delle affiliazioni con e-commerce e c’è chi si accontenta di ricevere prodotti omaggio da recensire.
OpenSky cerca di aprire la strada ad un nuovo modo, più trasparente di guadagnare con il blogging. Siete dei blogger ascoltati? Avete accesso a nicchie difficili da influenzare con la pubblicità tradizionale? Avete mai pensato che per ogni prodotto che recensite meritereste una percentuale?
OpenSky si rivolge a tutti i blogger, a prescindere dal settore. Il sistema offerto è simile alle affiliazioni con due fondamentali differenze. Una nel revenue share, non più dal 3 al 10 per cento al blogger, ma 50/50 per i prodotti venduti.
La seconda fondamentale differenza di OpenSky è che il blogger non rimanderà ad un e-commerce esterno con un link, come nel sistema delle affiliazioni, ma seguirà in prima persona tutto il rapporto con il cliente fino alla fine attraverso messaggi personalizzati e quanto possa desiderare.
Se consigliate un prodotto con questo sistema vi conviene di esserne convinti dal momento che è vero che guadagnerete il 50% sulle vendite, ma è anche vero che se il prodotto sarà restituito entro un anno dovrete restituire la vostra parte.
Che il mondo dei blogger sia in crescita anche con le sue nuove forme: Twitter, Facebook, etc. è fuor di dubbio e il suo peso economico è sempre più interessante. Se vale la regola che è sempre valsa anche con questo sistema che responsabilizza maggiormente i blogger, i più sinceri andranno avanti e i venduti si ritroveranno a perdere l’anima.
Via | Techcrunch