Windows XP SP2, il supporto termina ma le aziende continuano a usarlo: è rischio sicurezza

Il prossimo 13 luglio, dopo quasi 6 anni di onorata carriera, Microsoft terminerà ufficialmente qualsiasi tipo di supporto a Windows XP Service Pack 2. Una cosa naturale, direte voi. Ma c’è una ricerca condotta dalla Softchoice, nota azienda venditrice di servizi per l’IT, che getta un’inquietante ombra sullo stato dei sistemi informatici nelle aziende.

Su 117 aziende di Stati Uniti e Canada interpellate, tra private e pubbliche, appartenenti a svariati settori dell’industria (finanza, sanità, manifattura, ecc.), ben il 77% ha ammesso di utilizzare ancora Windows XP SP2 su almeno il 10% dei propri computer. Questo vuol dire che circa il 46% dei 278.498 PC considerati nell’indagine è equipaggiata con una versione non aggiornata dell’ormai vetusto antenato di Vista.

Siamo dunque al cospetto di un vero e proprio esercito di macchine che, se non aggiornate più prima che poi, rischia di diventare una testa di ponte per infezioni e malware di qualsiasi genere. D’altronde, come specifica anche il rapporto di Softchoice, questa situazione crea inutili rischi di sicurezza per un software che, non essendo più né aggiornato né supportato da Microsoft, verrà sicuramente preso di mira dagli hacker.


A questo punto, sorgerebbe spontanea una domanda: visto che aggiornare al Service Pack 3 (che sarà supportato ancora per qualche anno) è gratuito, perché molte aziende non si decidono a farlo? Una risposta certa al quesito non c’è. L’unica cosa sicura è che in molti posti di lavoro continua – ahinoi – a regnare l’ignoranza informatica (“funziona, che lo aggiorniamo a fare?”) e che l’aggiornamento al SP3 viene posticipato all’infinito da tutte quelle aziende poco attrezzate per la gestione globale dei sistemi.

Gli unici utilizzatori di Windows XP SP2 giustificati per il non aggiornamento, rimangono quindi quelli che usano una versione a 64 bit del sistema. Il motivo? Per Windows XP 64-Bit Edition non esiste un Service Pack 3 e il supporto al sistema verrà cessato solo l’8 aprile del 2014, data in cui dovranno tutti mettere il buon vecchio predecessore di Vista e Seven in soffitta.

Tutti gli altri, che gli piaccia o meno, dovranno procedere di svelta con l’update. Altrimenti, si rivolgessero a soluzioni meno vulnerabili di Windows e continuassero ad aggiornare i loro PC ogni cinque-sei anni, senza creare rischi inutili per sé e per gli altri.

[Via | Network World – Photo Credits | P-A-S]