Vcast: i motivi della chiusura e una speranza per il futuro

La chiusura di Vcast del 9 agosto scorso ha lasciato tutti con l’amaro in bocca, sia per la scomparsa di uno dei servizi online più originali e utili della Rete italiana, sia perché la chiusura è avvenuta senza troppe spiegazioni da parte dello staff del sito. Spiegazioni che, però, iniziano ad arrivare ora, quando Vcast è diventato un blog con una specie di wish list per i progetti futuri.

In un post intitolato “Due o Tre Motivi”, StefanoRMC spiega che “il primo problema che si era posto era a livello normativo. Sebbene a noi sembrasse evidente si trattasse di videoregistrazioni ad uso personale, e pertanto autorizzate dalla normativa vigente […] Mediaset che ci ha intimato immediatamente di sospendere la registrazione dei loro canali […] La RAI è stata invece piu’ aperta ma con comunque forti riserve sulla legittimita’ del servizio“.


A questo va aggiunto un costo della struttura molto elevato – continua il post di chiarimento – che era assorbito dai tre soggetti che si erano uniti per dare via al progetto: un operatore di tlc che ha messo l’infrastruttura di rete, un produttore di media che ha messo il know how, una societa’ informatica che ha messo il software ed i server. La conclusione e’ stata che l’unico modello che potrebbe sostenere i costi di una iniziativa cosi’ è quello pubblicitario con una ‘sponsorizzazione’ di ogni registrazione in testa alla stessa; peccato che le concessionarie di pubblicita’ interpellate non avessero molta voglia di mettersi in una situazione dove lo scontro legale con i media dominanti sarebbe stato molto probabile“.

A questo aggiungete costi crescenti per qualunque cosa e la necessita’ di uno dei partner di recuperare del ferro e capirete, purtroppo, il progetto cosi’ strutturato non poteva proseguire e quindi si e’ preso a malincuore la decisione di staccare la spina“, conclude amaramente StefanoRMC. Ma un lumicino di speranza per il futuro di Vcast c’è.

In un altro post intitolato “A New Hope”, lo staff di Vcast ha lasciato chiaramente intendere che il successo di pubblico ottenuto di Vcast non rimarrà un tesoro abbandonato e che l’esperienza del servizio appena chiuso servirà a farne nascere uno nuovo libero da lacci e lacciuoli legali che hanno decretato – fra le altre cose – la fine del primo videoregistratore online made in Italy. Il lancio del nuovo Vcast è previsto a settembre.

Vorremmo fare tesoro di questa esperienza e sviluppare una nuova versione del videoregistratore on-line che, questa volta, non lasci dubbi sul fatto che e’ un semplice servizio di videoregistrazione ad uso personale“, si legge nel post. “Le caratteristiche dovrebbero essere di maggior semplicita’ d’uso e immediatezza […] magari aggiungendo una funzione di storage on-line e la possibilità di visione direttamente da una pagina dedicata. Visto inoltre che cominciano a esserci alcuni canali in HD, non sarebbe male aggiungere anche i formati in alta definizione almeno per questi canali“.

A voi che ve ne pare? Diteci le vostre idee e i vostri pareri nei commenti, magari riusciamo a convincere lo staff di Vcast a creare un nuovo servizio più a misura di geek! 🙂