24 ore con Windows 8 Developer Preview, un sistema operativo “coraggioso”

Devo ammetterlo, questa volta avevo delle forti perplessità circa l’opportunità di testare una nuova versione di Windows su un vecchio notebook malandato. Alla vigilia della conferenza BUILD di martedì scorso avevo già soffiato via la polvere da un discreto PC desktop della HP che da qualche mese non accendevo ma poi c’è stata l’illuminazione.

Steven Sinofsky ha iniziato il suo keynote con un vecchio Lenovo S10 (Atom di prima generazione con 1GB di RAM) fra le mani asserendo – e dimostrando – che Windows 8 occupa meno RAM di Windows 7. A quel punto, non potevo fare altrimenti: ho guardato il mio antiquato notebook HP Pavilion dv5000 (1GB di RAM, processore AMD Turion 64 1,8 Ghz ) ‘sì come Homer Simpson guarda le sue ciambelle poco prima di divorarle, e ho deciso. Quel “vecchio rottame” doveva togliersi un po’ di ruggine da dosso e partire per una nuova missione. Una missione chiamata Windows 8 Developer Preview.



Il primo impatto, come impazzire per colpa di qualche pixel

Ho installato Windows 8 Developer Preview x64 in dual boot con Windows 7 Home Premium e devo dire che la procedura d’installazione di Windows 8 non riserva particolari sorprese. Dura dai 20 ai 30 minuti senza richiedere l’intervento e si presenta esteticamente ancora molto simile a quella di Windows 7. Qualche sorpresa viene dopo.

A parte la configurazione iniziale del sistema, sostanzialmente uguale a quella di Windows 7 (con la scelta del nome del computer e della rete da utilizzare) ma graficamente un po’ troppo scarna a causa dello stile Metro,  quello che mi ha piacevolmente sorpreso all’avvio del mio nuovo sistema dual-boot è la presenza di un boot loader grafico che permette di scegliere l’OS da avviare utilizzando il mouse. Chiariamoci, non è una rivoluzione inventata da Microsoft ma è davvero un ottimo passo avanti rispetto alla schermata nera di DOS a cui eravamo abituati.

Da sottolineare anche l’integrazione con Windows Live che “costringe” l’utente ad utilizzare un account utente avente la stessa password dell’account Live/Hotmail online, ma la vera botta la si ha quando al primo avvio anziché ritrovarsi al cospetto di taskbar e cestino ci si ritrova nella tanto decantata Start Screen di Windows 8.

Qui, un fiorire di applicazioni e giochini di vario genere distribuiti nei tasselli tipici della Metro UI mi spingono a cliccare un po’ dappertutto. Una, due, tre volte, fino a quando mi rendo conto che, a parte il pannello di controllo, non si avvia nessuna applicazione. Cosa diamine è successo?

Mi metto a spulciare un po’ nel pannello di controllo (d’altronde cos’altro avrei potuto fare?) e trovo che la risoluzione dello schermo è impostata su 800×600 pixel – colpa dei driver per la scheda ATI Xpress 200M non più aggiornati da tempo e fermi a Windows Vista –  ma si può alzare fino a 1024×768 pixel. Compio questa mossa obbligata e, pfiù, le applicazioni della Start Screen si avviano tutte.  Potevano scriverlo da qualche parte, no?

Windows 8 ha due anime… ma chi è lo schizofrenico?

Superato questo primo problema dovuto alla vetustà dell’hardware in uso (non funziona nemmeno l’audio, ndr) inizio ad aprire tutte le applicazioni che mi sembrano più “simpatiche”. C’è l’ormai famosissimo client Twitter Tweet@rama usato dai blogger ad Anaheim prima ancora del keynote di Microsoft; un client avanzato per Facebook chiamato Socialite; un inutilissimo quanto attraente meteo; una app per le note; una per la scrittura con penna (supportata dai futuri tablet con Windows 8); una per i podcast; un’altra per i feed RSS; alcuni giochini e poi c’è lui, il desktop.

Rappresentato come una comunissima Metro App, con tanto di tassello riposizionabile con un semplice drag-and-drop, c’è il desktop classico di Windows. Cliccando sul suo tassello, la scrivania di Windows si presenta pressoché identica a quella di Windows 7, se non fosse per un dettaglio: il pulsante Start nero in stile Metro.

Una volta visto quello, ci ho messo davvero poco a rendermi conto che i rumor circolati nelle settimane scorse erano veri. Il menu Start è stato sostituito dalla Start Screen e da un piccolo menu a scomparsa (sempre in stile Metro) che si attiva al passaggio del mouse. In questo menu ci sono l’icona per fare le ricerche, quella per condividere i dati, quella per visualizzare i dispositivi connessi al computer e quella per le impostazioni. Cliccando sul pulsante Start o pigiando il tasto con la bandierina di Windows sulla tastiera, dunque, si viene dirottati automaticamente sulla Start Screen.

Devo ammettere che questa scelta mi ha lasciato abbastanza perplesso. Almeno all’inizio. Eh già, perché questo Windows 8 che a causa della sua doppia interfaccia è stato da più parti definito come un sistema schizofrenico, ha il potere (forse il merito) di far diventare schizofrenico chi lo usa.

All’inizio si viene rapiti dalla novità della Start Screen e, nonostante la mancanza di touch-screen, la si vede come una gran figata. Dopo un po’ ci si stufa di giocherellare fra i tasselli live con notifiche e aggiornamenti in tempo reale delle varie Metro App e si passa al desktop classico. Lì ci si arrabbia come babbuini per la rimozione del menu Start classico, poi si prova a passare continuamente dal desktop alla Start Screen premendo il tasto Windows sulla tastiera del PC e si inizia ad apprezzare la cosa. L’apoteosi però si ha quando si scopre che premendo il tasto Win (quindi entrando nell’interfaccia Metro) e digitando qualcosa sulla tastiera si possono cercare al volo programmi (sia Metro che classici), file e voci del pannello di controllo.

Insomma, dopo ventiquattro ore di utilizzo combinato delle due interfacce (molto meno slegate di quello che si pensa), mi sono reso conto che… non so dare un giudizio definitivo. Forse Microsoft avrebbe fatto bene a lasciare il menu Start classico (che comunque si può abilitare con una modifica nel registro) accessibile con il click destro o qualcosa del genere, ma non mi sento di demonizzare questa scelta. La Start Screen e la coesistenza dell’interfaccia Metro con quella classica del desktop sono delle grandissime innovazioni che, probabilmente, pongono Microsoft un passo avanti a tutti i suoi principali competitor.

Un sistema operativo “coraggioso”

Come recita il titolo di questo post, ritengo che Windows 8 sia un sistema operativo coraggioso. Probabilmente si tratta dell’ultima vera chance che Microsoft ha per sfondare nel settore mobile, dove attualmente dominano Apple e Google, e questo ha spinto il colosso di Redmond a compiere  una mossa che Apple ha solo accennato nel suo ultimo sistema operativo per computer, Mac OS X Lion, ma non ha avuto il coraggio di completare: unificare il mondo desktop con quello dei tablet e, molto probabilmente, quello degli smartphone.

Le Metro App di Microsoft consentiranno agli sviluppatori di creare un software universale riproducibile su più dispositivi (PC desktop, notebook, ultrabook, tablet, ecc.) e lo sviluppo di Windows Phone 8 fa pensare che presto questa unificazione di ambienti ed esperienza utente possa coinvolgere anche gli smartphone.

Se questa visione sarà compresa e accettata dal pubblico, Microsoft si troverà improvvisamente con un ruolo da leader nel settore mobile che le consentirà di imporre la sua visione delle cose almeno quanto è riuscita a fare Apple negli ultimi anni. E se i tablet con Windows 8 riusciranno a mantenere un buon rapporto qualità/prezzo, c’è da scommettere che anche per iPad la vita non sarà più tanto semplice. Adesso però non spingiamoci troppo in là con le ipotesi e le previsioni e torniamo con i piedi per terra.

Ho dimenticato qualcosa?

Di sicuro, anche perché questo è solo un piccolo (si fa per dire) resoconto delle mie prime 24 ore passate con Windows 8 Developer Preview, ma prima di salutarvi voglio lasciarvi con altre due piccole “prime impressioni”.

Le prestazioni di Windows 8: sembrano effettivamente migliorate rispetto a quelle di Windows 7, ma nessun miracolo all’orizzonte. Il nuovo task manager è un vero e proprio parco giochi pe noi geek!

Internet Explorer 10 Platform Preview 3: velocissimo anche su una tartaruga come il mio notebook, molto promettente la versione Metro ma usarla su un sistema desktop senza touch-screen è da folli.

Per ora è tutto, ma solo per ora. Tenete sempre d’occhio le nostre news su Windows 8 cliccando sull’apposito banner nella sidebar del blog e correte ad effettuare il download di Windows 8 Developer Preview se non l’avete ancora fatto.