Qual è la peggiore password del 2011? password!
Utilizzare password complesse per ciascun servizio in rete impiegato, specie qualora questi permettano di accedere a tutti quelli che, comunemente, vengono definiti come “dati sensibili”, risulta di fondamentale importanza.
Nonostante molti utenti siano ben consapevoli di ciò la recente classifica fornita da SplashData sembrerebbe dimostrare tutt’altro.
Infatti, nelle ultime ore, la sopracitata società, impegnata nel fornire servizi e software di sicurezza, ha condotto un’interessante analisi che mette in risalto come, allo stato attuale delle cose, vi siano tutta una serie di password semplicissime che vengono impiegate comunemente da un gran quantitativo di persone.
Si tratta, complessivamente, di parole d’uso comune e di semplici sequenze di lettere e numeri che, inevitabilmente, risultano estremamente deboli rendendo facilmente accessibili ad eventuali malintenzionati gli account oggetto dell’attenzione.
La classifica delle password maggiormente impiegate è stata stilata dopo aver analizzato le milioni di parole chiave trafugate e pubblicate in rete dai cracker per un totale di ben 25 password deboli che sono state maggiormente utilizzate durante l’intero anno corrente.
A classificarsi come prima peggior password del 2011 è proprio la parola password, seguita poi da 123456 al secondo posto e da 12345678 al terzo posto.
Di seguito è possibile visionare la classifica completa:
- password
- 123456
- 12345678
- qwerty
- abc123
- monkey
- 1234567
- letmein
- trustno1
- dragon
- baseball
- 111111
- iloveyou
- master
- sunshine
- ashley
- bailey
- passwOrd
- shadow
- 123123
- 654321
- superman
- qazws
- michael
- football
La società, oltre a rendere noto l’elenco, ha anche diffuso alcuni consigli utili, anche se già abbastanza noti, per quanto concerne la scelta delle password.
SplashData ha infatti esortato l’utenza nello scegliere password composte da diversi tipi di caratteri utilizzando numeri e lettere e, quando possibile, anche caratteri speciali.
Viene poi consigliato di non impiegare lo stesso nome utente e password per più siti web e servizi online e di utilizzare un gestore di password in modo da poter tenere traccia in maniera ben più semplice di tutte le proprie credenziali d’acceso.
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