In Svizzera il P2P resta legale

Attenendosi a quelli che sono i dati di un recente studio riportato dal governo svizzero risulta che circa il 30% della popolazione avente più di 15 anni è solita scaricare musica, film e videogiochi senza pagare alcunché mentre più della metà degli abitanti, almeno stando a quelle che sono le informazioni emerse dal censimento del 2010, ha anche acquistato contenuti in maniera legale ma, in ogni caso, resta comunque fermo il fatto che in Svizzera il download da internet di contenuti audiovisivi destinati ad un utilizzo personale rimarrà un’attività lecita.

L’annuncio arriva direttamente da un recente comunicato reso noto dal Consiglio Federale Elvetico mediante cui viene anche annunciato che non sarà apportata alcuna modifica alle attuali leggi in materia di diritto d’autore e non verrà implementata alcuna misura punitiva così come, invece, è stato deciso in altri paesi.

Lo scaricamento di contenuti destinati ad un utilizzo personale, infatti, andrebbe a configurarsi come un fenomeno complementare ed equiparabile, così come dichiarato dagli stessi vertici del Consiglio Federale Elevetico, a svariate altre tecnologie del passato come, ad esempio, la fotocopiatrice, le audiocassette ed anche i videoregistratori.


La percentuale di reddito disponibile destinato agli acquisti di musica e film è infatti rimasta costante nel tempo ed a cambiare sono solo stati gli ambiti di spesa.

Inoltre, a quanto pare, gli utenti P2P che scaricano contenuti pirata andrebbero anche a configurarsi come coloro che, allo stato attuale delle cose, risultano i soggetti maggiormente attivi nell’acquisto di giochi e musica online.

Questo, in alteri termini, sta quindi a significare che le abitudini in fatto di “pirateria digitale” degli utenti svizzeri non andrebbero ad alterare in alcun modo il business legale e l’industria globale.

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