Google Glass, donna aggredita perchè indossava gli occhiali di big G

Google Glass, se usati al cinema interviene l’FBI

Google Glass, se usati al cinema interviene l'FBI

La commercializzazione dei Google Glass non è ancora stata avviata su larga scala e sino ad ora soltanto una ristretta cerchia di utenti ha avuto modo di metter mano alle grazie dei chiacchieratissimi occhiali. Nonostante ciò il nuovo gadget tech di Google è già finito a più riprese al centro disavventure di vari tipo.

La più recente, dopo la questione multa, è quella che vede coinvolto un ragazzo dell’Ohio che aveva deciso di andare al cinema portando con sé gli oramai celebri occhialini.

The Pirate Bay, nuovi dettagli sul progetto anti-censura del sito

The Pirate Bay è uno dei siti Torrent più amati al mondo, ma anche uno dei più osteggiati dalla censura internazionale. Questo ha portato alla realizzazione di alcuni progetti, come il browser di TPB, che consentono di bypassare i blocchi e accedere al sito anche nei paesi in cui risulta normalmente irraggiungibile. Ma la guerra della “baia” è solo all’inizio. Il prossimo step nella lotta di The Pirate Bay contro la censura – come anticipato qualche settimana fa – sarà un browser basato sul P2P che decentralizzerà la posizione del sito rendendolo, di fatto, inattaccabile dai filtri tradizionali.

Google vuole combattere la pirateria con l'advertising

Google vuole combattere la pirateria con l’advertising

Google vuole combattere la pirateria con l'advertising

Che Google cerchi di darsi il più possibile da fare per combattere la pirateria non è sicuramente una novità ma che ora voglia farlo sfruttando l’advertising si.

Secondo Google, infatti, oltre a bloccare l’indicizzazione dei siti web che offrono accesso a risorse P2P illegali è necessario adottare un approccio relativamente nuovo e che secondo l’esperienza recente ha dimostrato le sue potenzialità.

Tale approccio consisterebbe nel bloccare il business generato sui siti web in questione dalla visualizzazione dei banner pubblicitari, una tecnica questa che premetterebbe di limitare notevolmente l’afflusso di denaro verso coloro che si occupano della gestione delle piattaforme mettendo dunque KO l’attività.

Condanna 5 anni P2P

P2P, condanna a 5 anni per l’upload illegale dei film

Condanna 5 anni P2P

Quella che è stata inflitta a Jeramiah Perkins, residente a Portsmouth (Virginia), è senz’altro la condanna di maggior portata assegnata, ad oggi, per aver effettuo l’upload di film su P2P.

Nel corso delle ultime ore, infatti, Perkins, uno dei membri più attivi del gruppo iMAGiNE impegnato proprio nell’upload e nella distribuzione in rete dei film tramite BitTorrent, è stato sottoposto al parere del giudice che, appunto, ha dovuto esprimersi con una sentenza senza precedenti.

Jeramiah Perkins, infatti, è stato condannato a ben 5 anni di detenzione per aver registrato e caricato su P2P pellicole cinematografiche appena uscite in sala, un’operazione questa palesemente non consetita dalla legge ed in violazione delle normative sul copyright.

Tra le pellicole in download elencate nella sentenza e finite sul banco degli imputati sono presenti titoli quali The Men Who Stare at Goats”, “Iron Man 2″ e “The A-Team”.

Anonymous TYLER

TYLER, Anonymous sta per lanciare il suo Wikileaks

Anonymous TYLER

La ferita creatasi, giorni fa, tra Anonymous e Wikileaks è ancora ben aperta e l’indiscrezione proveniente direttamente dalla Russia andrebbe a confermare ulteriormente l’addio che il gruppo di hacker hacktivisti aveva dato a Julian Assange agli inizi del mese corrente.

Anonymous, infatti, stando a quanto reso noto, avrebbe intenzione di creare una piattaforma per la pubblicazione di documenti scottanti e di rilievo procedendo in maniera analoga, o quasi, a quanto fatto da Assange con il suo Wikileaks e senza chiedere un solo centesimo agli utenti.

Un membro del gruppo di hacker in un’intervista tramite mail concessa a Voice of Russia ha infatti parlato di TYLER ovvero il progetto novità in arrivo specificando però che Anonymous ha già avuto modo, sino a questo momento, di mettere in campo piattaforme  più o meno simili.

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

P2P, gli utenti che scaricano contenuti illegali sono anche quelli che comprano di più

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

Lo hanno sempre sostenuto, e continuano tutt’ora a farlo, le major appartenenti al mondo del cinema ed a quello della musica ed associazioni di vario tipo: scaricare film, musica e video dalle reti di file sharing è una procedura che provoca danni economici irreparabili.

Coloro che scaricano contenuti da internet in maniera illegale infatti, nella maggior parte dei casi, non sono intenzionati a procedere all’acquisto dei medesimi contenuti sotto forma legale.

La recente indagine condotta dall’American Assembly, un’organizzazione indipendente affiliata alla Columbia University, ha però offerto un altro e ben diverso punto di vista della situazione.

P2P legale Portogallo

Portogallo, il P2P è legale se senza scopi di lucro

P2P legale Portogallo

In Portogallo la condivisione di file multimediali come, ad esempio, film e brani musicali in formato mp3, è considerata legale a patto però che non vi siano scopi di lucro.

Il P2P per uso personale, quindi, non è perseguibile, così come sancito dalla Procura Nazionale conseguenzialmente ad una vicenda iniziata lo scorso anno quando, appunto, l’ACAPOR (Associação do Comércio Audiovisual, Obras Culturais e de Entretenimento de Portugal) depositò in procura gli indirizzi IP di circa 2 mila utenti accusati di aver condiviso file protetti da copyright.

Giorni fa il Procuratore ha poi deciso di chiudere il caso sancendo la decisione in questione.

Le considerazioni che hanno portato alla chiusura del caso così come descritto sono essenzialmente due.

SABAM e Netlog: la Corte UE dice no ai filtri P2P sui social network

Netlog no filtri P2P

La SABAM, la Società degli Editori Belga, è stata soggetta, nel corso delle ultime ore, ad una nuova sconfitta contro il ben noto social network Netlog ed anche contro il P2P.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha infatti stabilito che, nella causa che vede coinvolta la SABAM e Netlog, il gestore di una rete sociale in linea non può essere costretto a predisporre un sistema di filtraggio generale, riguardante tutti i suoi utenti, per prevenire l’utilizzo illecito di opere musicali e audiovisive, diversamente da quanto sostenuto dalla Siae del Belgio che aveva accusato il celebre social network di non fare nulla per impedire lo scambio dei file protetti da copyright tra i suoi utenti.

La vicenda, nel dettaglio, ha però inizio nel 2009, ovvero quando i vertici di SABAM trascinarono Netlog NV dinanzi al Tribunale di primo grado di Bruxelles ove la collecting society chiedeva un’ingiunzione per costringere il social network ad interrompere immediatamente le attività di condivisione di contenuti audio e video sui profili degli utenti.

Share, da BitTorrent una nuova applicazione per trasferire file mediante P2P

Di risorse mediante cui trasferire, in maniera rapida e senza troppi problemi, i propri file mediante P2P ne esistono oramai a bizzeffe ma, ovviamente, a seconda di quelle che sono le diverse esigenze di ciascun utente queste vanno a rivelarsi più o meno utili.

Tuttavia, negli ultimi giorni, alla già folta schiera di risorse di questo tipo si è ora aggiunta anche Share, una nuova applicazione, totalmente gratuita e specifica per sistemi operativi Windows, realizzata direttamente dagli sviluppatori di BitTorrent che, mediante una praticissima interfaccia utente, consente di inviare file d’ogni genere ad altri utenti, il tutto senza porre alcun limite in fatto di dimensioni, sfruttando una connessione privata e sicura e permettendo di eseguire download fulminei.

Il software, inoltre, consente di inviare i propri file ad uno o più utenti simultaneamente semplicemente immettendone il relativo ID e-mail e di creare e gestire i gruppi dei destinatari favorendo quindi una ben più rapida trasmissione dei file.

L’utilizzo di Share, inoltre, si rivela davvero molto semplice.

zeZebra, inviare file senza limiti di dimensioni e regolando la velocità del trasferimento

Esistono numerosi servizi in rete e software utilizzabili direttamente dal proprio desktop che consentono di trasferire file mediante P2P ma, purtroppo, la maggior parte di essi risultano abbastanza lenti nell’eseguire l’operazione in questione, non offrono alcun tipo di sicurezza, sono di difficile utilizzo e, per di più, sono limitanti in fatto di dimensioni di ciò che si è intenzionati a condividere.

Alcuni tra voi lettori di Geekissimo potrebbero quindi essere alla ricerca di una risorsa in grado di eludere quanto appena accennato.

Tuttavia se sino ad ora non siete ancora riusciti a trovare uno strumento di questo tipo che faccia al caso vostro allora dovreste proprio dare uno sguardo a zeZebra.

Si tratta di un software completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows che, presentando un’accattivante interfaccia utente (ad inizio post ne è disponibile uno screenshot), consente di trasferire file mediante P2P in maniera semplicissima, senza porre alcun limite in fatto di dimensioni, permettendo di regolare la velocità del trasferimento in base alle proprie esigenze e, per non far mancare proprio nulla, offrendo anche l’opportunità di impostare il numero massimo di elementi che sarà possibile trasferire simultaneamente.

Folders.io, condividere rapidamente file e cartelle mediante P2P

Per condividere file con altri utenti in maniera semplice, gratuita e, sopratutto, veloce è consigliabile, almeno nella maggior parte dei casi, ricorrere all’utilizzo di appositi servizi web che permettono di eseguire l’operazione in questione mediante P2P.

È questo il caso di una risorsa quale Folders.io, un nuovo servizio web che, senza spendere neanche un centesimo e senza dover eseguire alcuna registrazione obbligatoria, consentirà di condividere tramite P2P e, di conseguenza, in maniera veloce e diretta, qualsiasi tipologia di file sino ad una dimensione complessiva paria 500 MB.

Sfruttare Folders.io è davvero facilissimo poiché tutto ciò che risulterà necessario fare per eseguire quanto precedentemente accennato non sarà altro che aprire il sito web del servzio, selezionare o trascinare nell’apposita sezione i file o le cartelle che si desidera condividere e, infine, avviare il processo cliccando sul pulsante start serving.

Fatto!

In Svizzera il P2P resta legale

P2P legale

Attenendosi a quelli che sono i dati di un recente studio riportato dal governo svizzero risulta che circa il 30% della popolazione avente più di 15 anni è solita scaricare musica, film e videogiochi senza pagare alcunché mentre più della metà degli abitanti, almeno stando a quelle che sono le informazioni emerse dal censimento del 2010, ha anche acquistato contenuti in maniera legale ma, in ogni caso, resta comunque fermo il fatto che in Svizzera il download da internet di contenuti audiovisivi destinati ad un utilizzo personale rimarrà un’attività lecita.

L’annuncio arriva direttamente da un recente comunicato reso noto dal Consiglio Federale Elvetico mediante cui viene anche annunciato che non sarà apportata alcuna modifica alle attuali leggi in materia di diritto d’autore e non verrà implementata alcuna misura punitiva così come, invece, è stato deciso in altri paesi.

Lo scaricamento di contenuti destinati ad un utilizzo personale, infatti, andrebbe a configurarsi come un fenomeno complementare ed equiparabile, così come dichiarato dagli stessi vertici del Consiglio Federale Elevetico, a svariate altre tecnologie del passato come, ad esempio, la fotocopiatrice, le audiocassette ed anche i videoregistratori.

Justbeamit, trasferire facilmente e tramite P2P file di qualsiasi dimensione

Esistono una gran quantità di servizi web mediante cui trasferire i propri file ad altri utenti, così come, nel corso del tempo, molti di voi appassionati lettori avranno sicuramente avuto modo di apprendere qui su Geekissimo, ma la maggior parte di essi presentano un utilizzo tutt’altro che immediato portando via del tempo prezioso agli utenti coinvolti.

Recentemente, però, ha fatto la sua comparsa in rete Justbeamit, un nuovo ed interessante servizio web che consentirà di eseguire la procedura in questione aggirando però tutti i fastidiosi inconvenienti che, solitamente, caratterizzano l’utilizzo di risorse di questo tipo.

Justbeamit, infatti, è un servizio utilizzabile in maniera completamente gratuita e senza richiedere alcuna sottoscrizione da parte degli utenti che consente di selezionare uno specifico file e, mediante l’apposito short url restituito, di condividerlo con altri utenti sfruttando il P2P.