Il punto sui servizi di hosting: FileServe blocca la condivisione dei file, VideoBB quasi morto, nasce AnonyUpload


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Il giorno dopo la morte di FileSonic come servizio di condivisione, l’ambiente intorno ai servizi di hosting continua ad essere molto agitato ed altri siti si avviano verso la vecchia signora con la falce (che per loro è sempre meglio di quella con le manette). Gli ultimi della lista ad accommiatarsi dal proprio consueto pubblico sono stati FileServe, che ha seguito le orme di FileSonic trasformandosi in un hard disk online attraverso il quale è impossibile condividere file, e VideoBB che ha già cancellato dal suo database tutti i contenuti illegali e pare stia applicando anch’esso restrizioni agli upload.

Come abbiamo sottolineato ieri, queste misure non sono state imposte dall’alto. Sono delle precauzioni che i responsabili dei servizi di hosting stanno prendendo dopo la chiusura di Megaupload da parte dell’FBI, in gergo tecnico vengono definite fifa marcia di finire in galera fregandosene degli utenti, degli uploader che dovevano essere remunerati (non necessariamente per aver condiviso materiale illegale) e degli abbonati che avevano pagato un abbonamento annuale.


Al momento, fra i servizi di hosting più famosi rimangono in attività: RapidShare, MediaFire, zShare, Netload. FileJungle, HotFile, DepositFile, FileSend, MegaShare, BitShare ed UploadStation. Sul fronte dei video in streaming, i servizi ancora in vita sembrano essere: VideoWeed, MovShare, Videozer, NovaMov e Putlocker. Ripetiamo però che si tratta di una situazione in continua evoluzione e quindi molti di questi siti potrebbero alzare bandiera bianca entro pochissimo tempo.

Chi non alza bandiera bianca, nel frattempo, sono gli hacker attivisti di Anonymous che continuano la loro crociata contro le autorità americane e passano – almeno pare – al contrattacco lanciando i progetti Anonyupload.com ed Anonyvideo.com, due servizi non ancora funzionanti che dovrebbero permettere di condividere file e video liberamente in Rete usando delle infrastrutture situate in Russia (quindi fuori dalla giurisdizione americana).

I servizi potrebbero essere aperti al pubblico entro un paio di giorni ma, per ora, l’attendibilità delle due iniziative è tutta da confermare. Appena ne sapremo di più e/o ci sarà qualche altro importante avvenimento nel panorama dei servizi di hosting, vi faremo sapere.

Aggiornamento 10:45

Come volevasi dimostrare: AnonyUpload ed AnonyVideo non sono progetti supportati ufficialmente da Anonymous (Twitter), probabilmente si tratta solo di fake realizzati per guadagnare visibilità e soldi nel marasma di questi giorni. Grazie a Sarah e Mega per le segnalazioni.