Safer Internet Day 2012, la giornata della sicurezza online dedicata alla tutela dei minori

Si è celebrato ieri il Safer Internet Day 2012, vale a dire la giornata europea dedicata alla sicurezza online che, dopo ben nove edizioni, quest’anno ha mirato, nello specifico, a quella che è la comunicazione tra le differenti generazioni prestando particolare attenzione alla tutela dei minori in rete.

Stando infatti ad alcuni dati resi pubblici in occasione dell’iniziativa risulta infatti che il 26% dei bambini dichiarano di disporre di un profilo pubblico sui social network, il 12% dei giovani aventi un’età compresa tra i 9 e i 16 anni dicono di essere stati infastiditi online ma il 56% dei genitori non ne è a conoscenza.

Inoltre, un genitore su otto non presta particolare attenzione all’attività dei propri figli online e non ne media l’operato mentre circa il 56% ritiene necessario adottare una qualche misura di sicurezza.


Il 44% dei giovani internauti, purtroppo, è però del parere che l’attività di mediazione dei genitori sia un qualcosa di limitante per il proprio operato in rete.

A tal proposito, nell’indice di sicurezza Computing Safety Index (MCSI), su una scala da 1 a 100, l’Italia ha ottenuto un punteggio medio pari a 39, ovvero sotto la media di 44 punti di quelli che sono i 27 paesi coinvolti, il che sta a significare che il Bel paese si posizione meglio solo relativamente a Bosnia e Montenegro presentando però una notevole distanza da Slovacchia e Finlandia, ovvero i primi in classifica.

Proprio per tali ragioni e nel tentativo di ottimizzare la situazione in questione, in occasione del Safer Internet Day sono state organizzate più di 100 iniziative in oltre 30 diversi paesi europei, compresa l’Italia dove diverse delle quali con la partecipazione di Google in collaborazione con la Polizia Postale, il Telefono Azzurro, il Comitato Consultivo del Centro Giovani Online e la Società Italiana Pediatria (SIP) ma anche con Yahoo!, Norton e Microsoft.

Nel giorno del Safer Internet Day, inoltre, Microsoft ha provveduto a lanciare l’allarme del Gap digitale: pare infatti che soltanto il 2% degli utenti internet sia pienamente consapevole dei rischi della rete e disponga delle conoscenze necessarie per proteggersi, il 71%, invece, dispone soltanto di una protezione online di base e non si rende conto dei pericoli legati al phishing ed al furto di identità, inoltre circa il 60% degli intervistati non si informa in alcun modo su come evitare di andare incontro a pericolose e fastidiose problematiche di questo tipo ed il 79%, invece, non conosce quelle che sono le più recenti procedure mediante cui proteggere la propria reputazione in rete.