Google ottiene il via libera da UE e USA per l’acquisizione di Motorola Mobility
Il fatto che Google abbia effettuato l’acquisizione di Motorola è cosa oramai ben nota da diverso tempo a questa parte ma, in ogni caso, la procedura in questione non può essere considerata come “completata con successo” fin quando tutte le autorità competenti del caso non si siano pronunciate in merito.
A tal proposito, ad aver dato il via libera sono stati, quasi contemporaneamente, sia l’antitrust europeo sia il Dipartimento di Giustizia americano che ha commentato l’acquisizione di Motorola Mobility dichiarando, in un’apposita nota, che è improbabile che tale fusione ostacoli in maniera sostanziale la concorrenza.
Motorola, infatti, detiene una quota di mercato relativamente piccola e, tenendo conto di tale dato, appare quindi molto difficile che Google possa impedire ad altri produttori di hardware l’accesso alla piattaforma Android.
Dopo un attento esame, infatti, è stato ritenuto, così come già accennato, che tale operazione non sia in grado di sollevare questioni di concorrenza.
Questo, tuttavia, non esclude il fatto che tutti continueranno a tenere gli occhi aperti relativamente al comportamento degli gli operatori del settore, in particolar modo circa l’utilizzo sempre più strategico che viene fatto del portafoglio brevettuale.
A questo punto, affinché l’accordo possa essere ritenuto a tutti gli effetti come “andato a buon fine”, sarà necessario ottenere l’ok anche delle autorità antitrust di paesi quali Taiwan, Israele, Cina e Canada.
I vertici della società, comunque, sono del parere che l’accordo potrà essere chiuso in tempi abbastanza brevi, quasi sicuramente entro i primi mesi dell’anno oramai in corso.
Inoltre, a detta di Andy Rubin, vice presidente senior della divisione mobile di Google, l’acquisizione di Motorola, al contrario di ciò che si potrebbe immaginare, è stata ben accetta anche da parte di tutte le aziende partner del gran colosso di Mountain Vew che collaborano allo sviluppo di soluzioni e device incentrati su Android grazie alla possibilità offerta di potersi ricollegare, in tal modo, alla ricca eredità brevettuale di Motorola Mobility che finirà direttamente tra le mani di big G e mediante cui sarà possibile proteggere meglio il celebre OS mobile ed i relativi dispositivi.