Obama e la carta dei diritti per tutelare la privacy degli internauti

Nel corso delle ultime ore il governo americano ha reso noto uno speciale ed interessante progetto mirante alla protezione dei dati personali degli utenti online che verrà messo in atto grazie al supporto e al via libera concesso da quelli che sono i big del settore, come nel caso di Google, Microsoft e Yahoo!.

Si tratta, nel dettaglio, di una serie di linee guida, rese note mediante un apposito comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Casa Bianca, che, basandosi sul ben noto modello del “Bill of Rights”, elencano quelli che vanno a configurarsi come i diritti fondamentali degli internauti cercando inoltre di fare in modo che internet rimanga un motore per l’innovazione e la crescita economica.

Per Barack Obama, stando a quanto reso noto mediante la carta dei diritti per la tutela dei dati personali sul web, quindi, gli utenti devono avere l’opportunità di esercitare il diritto di controllo delle informazioni personali su ogni aspetto della propria vita in rete e, di conseguenza, di poter comprendere e decidere come vengano utilizzate da chi le riceve.

Le aziende che si ritroveranno ad avere a che fare con i dati personali degli utenti online ne dovranno poi garantire riserbo e sicurezza evitando, di conseguenza, che informazioni sensibili finiscano tra le mani sbagliate.


Agli internauti, inoltre, spetterà l’ultima parola per quanto concerne la scelta di aderire oppure no alla cessione che, in ogni caso, potrà essere revocata in qualsivoglia momento.

A tal proposito Mozilla ha già pensato di introdurre nel suo browser web il pulsante “Do not track” grazie al quale gli utenti potranno incrementare il grado di protezione della propria privacy online evitando quindi che informazioni ad essi relative finiscano in fastidiosi meccanismi di raccolta di dati per obbiettivi pubblicitari.

Tra non molto, comunque, le istituzioni americane provvederanno ad avviare i primi incontri con tutte le aziende del settore internet.

Il compito di verificare che tutto quanto presente nella carta dei diritti per la protezione dell’internauta venga rispettato in maniera corretta spetta invece alla Federal Trade Commission (FTC).