RapidShare diminuisce la velocità di download per gli utenti free

La stretta sui cyberlocker cominciata con la chiusura di MegaUpload e MegaVideo colpisce anche un servizio che fino ad ora era sembrato stranamente immune a tutto il caos scatenato dall’operazione dell’FBI: RapidShare. I responsabili del popolarissimo servizio di hosting hanno infatti deciso di chiudere i rubinetti per i pirati e limitare la velocità di download per gli utenti free, ossia per tutti coloro che non hanno sottoscritto un abbonamento a pagamento al sito.

RapidShare ha subito un forte aumento del traffico da parte degli utenti free e, purtroppo, anche un forte aumento di abusi nell’usi del servizio“, hanno dichiarato i responsabili del sito al sito TorrentFreak. “Da allora [da quando MegaUpload è stato chiuso], molti trasgressori del copyright hanno scelto RapidShare come nuovo hoster di fiducia per le loro attività illegali. Così abbiamo deciso di fare un passo doloroso ma efficace: ridurre la velocità di download per gli utenti free. Siamo certi che questa misura renderà RapidShare molto impopolare tra i pirati e quindi taglierà il traffico abusivo via“.


Dopo l’annuncio – a cui sono seguiti i fatti -, molti utenti hanno segnalato la completa indisponibilità del servizio che per determinati file restituiva l’errore 404. Tuttavia, pare si sia trattato di un problema di natura tecnica e non di una nuova mossa antipirateria da parte dei responsabili di RapidShare. Siamo ancora in attesa di ulteriori dettagli ma la situazione sembra essersi normalizzata.

Quanto alla velocità di download dei file da RapidShare, abbiamo fatto un paio di test ed, effettivamente, scaricando come utenti free, il download manager del nostro browser non è mai schizzato oltre la barriera dei 50 kB/s con un andamento generale al di sotto dei 40 kB/s. Praticamente inutilizzabile, anche se pare ci saranno delle eccezioni (ossia dei download con velocità sbloccata anche in modalità free) per gli uploader che dimostreranno la propria identità e la legittimità dei contenuti caricati.

[Via | Neowin]