Apple: una nuova class action contro Siri

È stata presentata come una tra le features di maggior rilievo dell’iPhone 4S ma, a partire dal momento del lancio sul mercato del nuovo device Apple, Siri, l’assistente vocale, ha ricevuto non poche lamentele da parte di un ampio numero di utenti che, senza far troppi giri di parole, ne sono rimasti insoddisfatti.

Infatti, così come già accaduto qualche settimana addietro, nel corso delle ultime ore David Jones, proprietario di un iPhone 4S, ha provveduto ad inviare una class action contro Apple in California relativamente a Siri e, nello specifico, alle sue qualità eccessivamente enfatizzate dagli spot pubblicitari mandati in onda dalla ben nota azienda della mela morsicata.

Trattasi, in altri termini, di pubblicità ingannevole, di spot nei quali viene raccontato un assistente vocale in grado di compiere operazioni che vanno ben oltre quelle che sono le effettive qualità di Siri che, pur rivelandosi estremamente innovativo, appare comunque limitato nelle sue capacità, almeno per il momento.


L’assistente vocale dell’iPhone 4S, infatti, non in grado di effettuare la ricerca precisa dei luoghi di ristorazione, di seguire la dettatura di lunghi messaggi e, ancora, di studiare nuovi accordi musicali.

Sono quindi questi i motivi in base ai quali è stata avviata la class action mediante cui David Jones è deciso a metter fine alla pubblicità fuorviante ed ingannevole di Apple chiedendo inoltre un risarcimento danni e l’applicazione di sostanziali modifiche all’intera campagna di marketing di Cupertino al fine di proporre Siri per quello che è davvero in grado di fare.

In merito alla vicenda Apple, allo stato attuale delle cose, non ha ancora provveduto a rispondere alle accuse.

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