Microsoft entra nell’elenco degli sviluppatori del kernel Linux

Nel suo ultimo rapporto annuale, la Linux Foundation ha annunciato che Microsoft è entrata a far parte delle aziende che con il proprio operato hanno contribuito allo sviluppo del kernel Linux.

È la prima volta che il colosso di Redmond entra in questo elenco (al diciassettesimo posto) e la cosa fa particolarmente rumore perché stiamo parlando della stessa azienda che nel 2001 definì l’open source “un cancro” per la proprietà intellettuale. A proferire quelle parole fu Steve Ballmer, come molti di voi ben ricorderanno. Ma da allora ne è passata di acqua sotto i ponti ed anche l’azienda emblema del software proprietario si è adattata al ruolo che l’open source è riuscito a ritagliarsi nel mercato odierno.


Il ruolo di Microsoft nello sviluppo del kernel Linux è legato alla tecnologia di virtualizzazione Hyper-V e alla sua integrazione con il sistema del pinguino in ambito aziendale. Una notizia che era già emersa diversi mesi fa, ma ora è arrivato – per così dire – il bollino di qualità che testimonia la continuità del lavoro svolto dalla compagnia.

Anche di fronte al rapporto della Linux Foundation, nessuno si sognerebbe di dire che Microsoft si è redenta ed ha abbracciato la filosofia open source ma per correttezza bisogna segnalare la partecipazione del gruppo di Ballmer anche ad altri progetti “aperti”, come OpenStreetMap che sta cercando di rosicchiare qualche quota di mercato al colosso del settore Google Maps.

Da segnalare inoltre la parziale apertura del Windows Market di Windows 8 alle applicazioni open source, apertura che non c’era mai stata in altri store digitali famosi come l’App Store di Apple. Non è una rivoluzione, ma piccoli ripensamenti del genere non possono che farci piacere.

[Via | Neowin]