Google Street View, riaperto il caso nel Regno Unito

Si continua a parlare di Google, di Street View e di quella che è la situazione del celebre servizio offerto da big G in Europa poiché, proprio nel corso delle ultime ore e così come avevano anticipato alcune voci di corridoio, le autorità britanniche hanno deciso di riaprire il caso di cui si è tanto parlato settimane addietro.

A finire nell’occhio del ciclone è la presunta violazione di privacy del servizio di mappatura delle strade di Google Street View ed a dare il via alla nuova indagine è stato lo studio dell’Information Commissioner’s Office (ICO) del rapporto statunitense in merito al caso.

L’accusa è sempre la stessa ovvero quella di aver raccolto i dati personali degli utenti con reti Wi-Fi aperte unitamente a foto di strade e case da utilizzare per arricchire e completare il servizio Street View.

Inizialmente, a tal proposito, il Commissario alla privacy britannico aveva ritenuto valido quanto sostenuto da Google secondo cui, appunto, la raccolta in questione era stata effettuata in maniera accidentale ed aveva quindi accettato le scuse di big G e preso per buona la promessa di cancellare il tutto.


In base al nuovo rapporto statunitense, però, quello in questione non si sarebbe andato a configurare come un errore quanto piuttosto come un’operazione voluta direttamente da Google e nella quale diversi programmatori di big G avrebbero provveduto a sviluppare appositi software adibiti proprio a tal scopo.

Tra i dati che sono stati registrati, inoltre, unitamente alle informazioni più semplici, sarebbero presenti anche messaggi email completi, indirizzi e account di instant messaging e relative conversazioni, credenziali di log-in, liste di prescrizioni mediche, notifiche di infrazioni legali, informazioni relative a siti di incontri ed anche le visite di siti pornografici.

Tenendo conto di ciò ed al fine di approfondire ulteriormente la questione l’ICO ha quindi richiesto che vengano fornite nuove informazioni circa la tipologia di dati ottenuti e sui tempi precisi relativamente a quando l’azienda di Mountain View ne è venuta a conoscenza unitamente ad una dimostrazione del fatto che le informazioni raccolte sino a questo momento siano state effettivamente cancellate.

Un portavoce di Mountain View ha affermato che sarà felice di rispondere alle domande dell’ICO ed ha offerto la piena cooperazione per lo svolgimento dell’indagine.

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