Google e le trattative con l’Antitrust Europa

Recentemente Google ha inviato alcune proposte alla Commissione Europea miranti a chiudere l’indagine Antitrust continentale e mediante le quali cercare di passare oltre le accuse di abuso in merito alla sua presunta posizione dominante in fatto di motori di ricerca e di pubblicità in rete.

A maggio, infatti, Joaquin Almunia, presidente dell’Autorità Europea garante per la concorrenza, aveva lanciato un ultimatum a big G su quattro punti fondamentali che avrebbero messo a repentaglio la condizione del gran colosso delle ricerche in rete in Europa.

Google, a sole poche ore dallo scadere delle condizioni, ha deciso di rispondere mediante un’apposita lettera, firmata direttamente da Eric Schmidt, per proporre una soluzione su quattro aree di potnziale interesse e per offrire la propria disponibilità a cooperare proficuamente.

Nella lettera, infatti, sono contenute tutta una serie di apposite proposte miranti a far cadere le accuse e, ovviamente, a chiudere lo spinoso caso.


Google, in sostanza, è disposta a concedere un compromesso: alterare il mondo in cui classifica gli altri siti web nella lista di ricerca a patto che i regolatori UE abbandonino l’inchiesta per verificare se vi sia effettivamente abuso di dominio nella ricerca e nell’advertising online.

Al centro della questione che, Europa a parte, va a coinvolgere anche altri paesi, vi è, essenzialmente, la distribuzione dei contenuti targati Google.

Tre dei quattro punti analizzati dall’Unione Europa sono, secondo Greg Sterling, analista senior di Opus Rsearch, abbastanza semplici da risolvere.

Google ha comunque assicurato che sono stati analizzati tutti e quattro i punti dell’ultimatum lanciato da Joaquin Almunia ma allo stato attuale delle cose non sono ancora stati resi noti tutti i dettagli a tal proposito.