Microsoft, un account su cinque è nelle mani degli hacker

Durante gli ultimi giorni Microsoft ha lanciato un appello a tutti i suoi utenti invitandoli a prestare un maggior grado di attenzione per quanto concerne la sicurezza di quelli che sono i propri dati.

Infatti, in un post pubblicato sul blog ufficiale della redmondiana l’azienda ha fatto sapere che circa il 20% degli account Microsoft utilizza le medesime credenziali di login finite nelle mani degli hacker conseguenzialmente alla violazione di vari altri servizi in rete come nel caso della recente fuga di dati relativa a Yahoo!.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che se un dato utente decide di impiegare il medesimo username e la medesima password per vari siti web, servizi online e piattaforme è sufficiente che uno tra questi finisca nelle mani sbagliate per mettere a serio rischio tutti quelli che sono i propri dati personali.


In tal senso, purtroppo, Microsoft non ha la possibilità di agire in alcun modo essendo questa un’abitudine ben consolidata tra la vasta utenza alla quale i fornitori di servizi non possono far fronte.

Microsoft, così come reso noto, esegue comunque controlli con cadenza periodica su ogni casella Hotmail al fine di verificare che non venga utilizzata per l’invio di spam e qualora dovessero essere individuate attività sospette l’account verrà sospeso automaticamente e potrà essere ripristinato dal legittimo proprietario solo previa esecuzione di un’apposita procedura.

Tenendo conto di ciò e considerando il fatto che sono circa il 20% del totale gli account compromessi a correre seri rischi in fatto di sicurezza è un utente su cinque che, però, non da alcun fastidio al restante 80%.

In ogni caso, per cercare di garantire un maggior livello di protezione Microsoft ha fatto sapere di essere intenzionata a voler rimuovere, in un futuro non molto prossimo, il limite dei 16 caratteri per la scelta delle proprie password in modo tale da rendere ben più complesso l’accesso non autorizzato ai profili degli utenti.

Via | ZDNet