Apple e Google, diplomazie al lavoro per evitare una nuova patent war?

Dopo il verdetto di San Jose che ha sancito il risarcimento di oltre un miliardo di dollari ad Apple da parte di Samsung, da più parti si è temuto che il colosso di Cupertino volesse alzare il tiro e puntare ad un bersaglio (ancora) più grosso: Google.
Android è la principale spina nel fianco di iOS ed una nuova guerra dei brevetti, con conseguente vittoria per l’azienda fondata da Steve Jobs, avrebbe consegnato ad Apple l’aura di prima della classe che deve combattere contro l’esercito dei cloni. Ma a quanto pare – per fortuna aggiungiamo noi – le cose non andranno così.


Secondo alcune indiscrezioni riportate da Reuters, il CEO di Apple, Tim Cook, e quello di Google, Larry Page, starebbero portando avanti dei colloqui segreti per evitare una sanguinosa patent war fra le loro aziende e giungere ad un accordo che possa permettere ad Android di andare avanti senza intralci e, allo stesso tempo, ad Apple di non sentirsi defraudata di qualche brevetto.

Si parla perlopiù di colloqui telefonici ma per il momento nessuno di questi ha una forma o una sostanza che possano definirsi ufficiali.

Certo è che se le indiscrezioni si rivelassero vere, saremmo di fronte ad una Apple con un atteggiamento nettamente diverso rispetto a quello che la contraddistingueva nell’era Jobs. L’ex CEO del colosso di Cupertino, scomparso lo scorso ottobre, si rivolse ad Eric Schimdt (all’epoca CEO di Google) con una frase del tipo “Non voglio i tuoi soldi. Se mi offri 5 miliardi di dollari, non li voglio. Ho un sacco di soldi, Voglio che la finiate di usare le nostre idee in Android, questo è tutto quello che voglio”. E un accordo pacifico tra le parti sarebbe una svolta niente male rispetto a quel periodo.

Staremo a vedere. Intanto dal Giappone arriva una sentenza a favore di Samsung che, secondo i giudici nipponici, non avrebbe violato i brevetti di Apple per Galaxy e Galaxy Tab. Insomma, qualora non ve ne foste ancora resi conto, la partita è ancora lunga e tutta da giocare.

[Via | Redmond Pie] [Photo Credits | Mike Deerkoski]