The Web Index, l’Italia è ancora in ritardo
Stando a quelli che sono i dati emersi dall’ultimo The Web Index, l’iniziativa di Tim Berners – Lee in base al quale viene calcolato l’indice globale sull’utilizzo del web e il cui scopo è “permettere a ogni Paese di capire di che cosa ha bisogno per connettere a Internet la gente, e aiutare i Paesi a comprendere quali passi futuri compiere”, l’Italia, allo stato attuale delle cose, è ancora abbastanza indietro rispetto ad altre nazioni.
I parametri impiegati per valutare gli stati nei quali il web è sfruttato in maniera migliore sono tre, quali la preparazione al web, ovvero la qualità e l’estensione delle infrastrutture di comunicazione e istituzionali, l’utilizzo del web all’intero di un paese ed i contenuti disponibili e, infine, l’impatto del web tenendo conto di indicatori sociali, economici e politici.
Tenendo conto di questi tre fattori viene quindi calcolato l’impatto di un dato paese sul web in una scala che va da 1 a 100.
A tal proposito, per l’edizione 2012, ad occupare la prima posizione in questa speciale classifica è la Svezia seguita poi dagli Stati Uniti, dal Regno Unito, dal Canada e dalla Finlandia.
L’Italia, invece, va a piazzarsi direttamente alla posizione numero 23.
Tenendo conto del fatto che i paesi presi in esame sono ben 61 l’Italia, quindi, non è certo il fanalino di coda ma la situazione non è comunque tra le migliori.
In base a quelli che sono i dati forniti dal The web Index si apprende infatti che in Italia gli internauti sono poco più della metà della popolazione totale per una percentuale pari al 53,74%.
La situazione dell’Italia relativamente solo e soltanto a quella che è la classifica dei paesi europei, invece, risulta ben peggiore della precedente: il Bel paese occupa la posizione numero 12 su un totale di 15 stati partecipanti.
Stato dell’Italia a parte è comunque opportuno sottolineare il fatto che a livello globale la situazione relativa all’utilizzo del web è tutt’altro che confortante: il numero totale degli internauti ammonta a 3,4 miliardi di persone ma circa il 60% dell’intera popolazione non ha l’opportunità di accedere in alcun modo ad internet.
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