Apple, i risultati fiscali del Q1 2013

Nel corso delle ultime ore, durante la conferenza per gli investitori, Apple ha annunciatorisultati finanziari del primo trimestre ed a quanto pare quello appena trascorso è stato un periodo particolarmente fruttuoso con numeri da record ed in netta contrapposizione rispetto alle previsioni anche se non sono riusciti a soddisfare a pieno gli azionisti.

Il Q1 di Apple fa riferimento, nello specifico, al periodo natalizio durante il quale è naturale che vi sia un incremento degli acquisti da parte dei clienti ma ciò non implica il fatto che ben pochi si sarebbero aspettati di vedere un aumento di vendite così importante sia per l’iPhone sia per l’iPad cresciuti, rispettivamente, del 48% e del 29% rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda gli iPhone sono stati venduti, nel dettaglio, ben 47,8 milioni di unità per un guadagno complessivo che ammonta a ben 30,6 miliardi di dollari ovvero il 28% in più rispetto allo scorso anno.

Per quanto concerne gli iPad, invece, sono stati raggiunti i 22,9 milioni di device venduti, tra cui rientra anche il più recente iPad mini, per un totale di 10 miliardi di dollari di guadagno.

La domanda di Mac è invece calata passando dai precedenti 5,2 milioni agli attuali 4,1 milioni.

Le motivazioni sono diverse ma la principale causa del calo è probabilmente il posticipo dell’ultimissima linea di iMac e del prezzo di vendita molto elevato dei nuovi MacBook con Retina display.

Anche per quanto riguarda gli iPod le cose non sono andate alla grande segnando un 18% in meno rispetto al periodo di riferimento precedente.

Ad andare bene sono stati invece il business di iTunes, con un incremento del 25% rispetto al 201, e la vendita, probabilmente alimentata dai recenti rumors, delle Apple TV, per un totale di ben 2 milioni di unità commercializzate.

Per il futuro, invece, Tim Cook non ha fatto alcun accenno limitandosi a promettere l’introduzione sul mercato di “prodotti incredibili” e, al contempo, invitando gli azionisti a non credere troppo ai rumors della stampa.