Privacy, gli utenti si fidano più di Microsoft che di Apple

Stando a quanto emerso dalla versione 2012 dello studio pubblicato dal Ponemon Institute tra le aziende più affidabili per la privacy le corporation IT fanno da padrone ma, a quanto pare, gli utenti tendono a fidarsi molto più di Microsoft che di Apple, che, in ogni caso, non sono presenti tra le prime dieci posizioni della classifica.

Lo studio, basato su un’indagine condotta su centomila consumatori statunitensi adulti e 6.704 risposte, da infatti il primato ad American Express, Hewlett-Packard e Amazon preseti, rispettivamente, al primo, al secondo ed al terzo posto della classifica e che vanno a configurarsi come le aziende alle quali gli utenti guardano con maggior fiducia per quanto concerne la gestione dei dati personali.

Apple, preceduta da realtà quali eBay ed IBM, occupa invece la ventunesima posizione.

I partecipanti allo studio, a cui è stato richiesto di indicare le prime cinque società ritenute più sicure, specie per quanto riguarda l’invio del codice di sicurezza sociale e i dettagli della propria carta di credito, hanno quindi definitivo le posizioni della classica nella quale, appunto, Apple, inclusa nella top ten nelle edizioni della ricerca tra il 2009 e il 2011, non ha ricevuto segnalazioni sufficienti per poter rientrare nell’elenco.

Insieme a Cupertino anche Google e Yahoo! “giocano il ruolo dei cattivi” e non meritano particolare fiducia per quanto riguarda la riservatezza ed il trattamento dei dati personali degli utenti.

Diversamente da Cupertino, big G e il colosso in viola Microsoft è stata invece inclusa nella lista delle società ritenute più affidabili dagli utenti in terra a stelle e strisce andando ad occupare la 17esima posizione.

Così come la redmondiana anche Mozilla questa volta è riuscita a rientrare nella top 20 occupando, appunto, la ventesima posizione.

Da notare che dai dati in questione è inoltre il fatto che gli utenti mostrano un sempre minor grado di fiducia nei confronti del mondo dell’IT.

Meno del 60% degli utenti sostiene che i diritti alla privacy si stanno sempre più indebolendo, il 77% dice di aver ricevuto notifiche di violazione dei dati mentre soltanto il 35% dichiara di avere il pieno controllo sulle informazioni personali fornite all’industria dell’information technology.

Photo Credits | Ponemon Institute