Google, Andy Rubin lascia Android

Andy Rubin, l’uomo di big G fondatore di Android nonché colui che ha fatto dell’OS mobile del robottino verde uno tra i più diffusi al mondo, ha detto addio alla divisione della celebre piattaforma.

Non si tratta di un pettegolezzo delle malelingue né di una scottante indiscrezione bensì di una notizia ufficiale data, proprio nel corso delle ultime ore, mediante la pubblicazione di un apposito post, firmato Larry Page, sul blog di Google.

Nel post Page parla dei traguardi raggiunti da Android per mano di Rubin, quali oltre 60 partnership con i produttori in tutto il mondo, più di 750 milioni di dispositivi attivati (1,35 milioni al giorno) e 25 miliardi di applicazioni scaricate da Google Play, aggiungendo inoltre che, avendo superato gli obiettivi più folli ed ambiziosi sognati per il celebre OS mobile, Andy ha deciso che è giunto il momento di passare il testimone dando inizio ad un nuovo capitolo della storia di big G.

Quello di Rubin, quindi, non è un addio al colosso di Mountain View bensì alla divisione Android.

Rubin, infatti, resterà nelle fila di Google ma d’ora in avanti si occuperà di altri progetti.

Secondo i rumors Rubin diventerà una figura centrale degli X Lab di Google, i laboratori segreti di big G in cui nascono e crescono le innovazioni più estreme e bizzare del colosso di Mountain View.

Nel post, tuttavia, non vengono specificate le ragioni della scelta fatta da Rubin mentre viene invece comunicato il fatto che d’ora in avanti sarà Sundar Pichai, già responsabile in Google dei progetti legati a Chrome e alle app, a ricorprire il ruolo di responsabile del progetto Android.

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