Motorola nel mirino dell’UE, accusata per abuso di posizione dominante
Per presunto abuso di posizione dominante la Commissione Europa ha alzato il cartellino giallo nei confronti di Motorola, l’acquisita di Google.
L’uso che il gruppo sta facendo dei propri brevetti potrebbe infatti portare Motorola verso una violazione delle norme comunitarie.
La Commissione antitrust, proprio per tale ragione, potrebbe quindi decidere di formalizzare specifiche sanzioni nei confronti di Google.
La vicenda, per chi non ne fosse al corrente, ha avuto inizio con una denuncia contro Apple per la violazione dei brevetti essenziali di cui Motorola è titolare ed alla quale è seguito il blocco delle vendite di alcuni prodotti di Cupertino in Germania.
Il modo in cui Google ha richiesto ad Apple il rispetto di particolari brevetti FRAND, che essendo essenziali per la definizione degli standard vanno concessi in uso a prezzi accessibili ed a condizioni eque, sarebbe tuttavia andato oltre i termini previsti.
L’indagine è stata avviata ad aprile dello scorso anno in seguito alle accuse di Apple e Microsoft contro Google ed il modo in cui utilizzava i brevetti Motorola.
Per la Commissione tutelare le proprietà intellettuali è concesso ma ogni abuso viene punito dalle normative antitrust.
A tal proposito Joaquin Almunia, il vicepresidente per le politiche sulla concorrenza della Commissione Europea, ha dichiarato: “La protezione della proprietà intellettuale è la pietra angolare dell’innovazione e della crescita. Ma lo è anche la competizione. Penso che le aziende debbano spendere il loro tempo in innovazione e debbano competere nel merito dei prodotti che offrono, non abusando dei diritti per frenare la concorrenza a scapito di innovazione e libertà di scelta per i consumatori“.
Per il momento è tutto. Ulteriori informazioni saranno sicuramente disponibili nel corso dei prossimi giorni.