Cisco vuole annullare l’acquisizione di Skype da parte di Microsoft
Cisco, il maggior produttore a livello mondiale di apparecchiature di rete, ha chiesto alla Corte Generale dell’Unione Europea di annullare la decisione presa, a suo tempo, dalla Commissione Europea di dare il via libera all’acquisizione di Skype da parte di Microsoft.
Così come ben noto la redmondiana ha effettuato l’acquisizione di Skype a maggio del 2011 per una cifra pari a 8,5 miliardi di dollari. La Commissione Europea non ha identificato alcun ostacolo per la concorrenza ragion per cui Microsoft ha potuto concludere con successo l’operazione ad ottobre del 2011.
Cisco, dopo più di due anni, ha però messo in evidenza il fatto che siano stati compiuti “errori palesi” nella procedura messa in atto dall’Antitrust UE per verificare il possibile abuso di posizione dominante.
Per Cisco, infatti, Microsoft, con l’acquisizione di Skype, è diventata monopolista del settore considerando lo straordinario numero di utenti su cui il celebre client VoIP poteva contare ancor prima dell’acquisto.
Cisco, quindi, non contesta l’acquisizione in sé ma ritiene che debbano esistere condizioni in grado di garantire l’interoperabilità basata sugli standard.
Skype, infatti, sfrutta un protocollo proprietario che non permette agli utenti di interagire con altre piattaforme di comunicazione e in più occasioni l’azienda ha negato l’accesso ai propri dati impedendo quindi alla concorrenza di rendere disponibile un client compatibile.
È comunque molto improbabile che la richiesta di Cisco venga accolta dalla Corte Generale. Basti pensare che negli ultimi 11 anni soltanto una volta sono state apportate modifiche alle decisioni prese dalla Commissione Europea.
In caso di risposta negativa il colosso di San Jose potrà appellarsi alla Corte di Giustizia Europea.
Via | Neowin