Addio alla Web tax, se ne parlerà in sede europea
Siamo costretti a parlare ancora di Web tax, per fortuna con un risvolto positivo, o parzialmente positivo, questa volta.
Come molti di voi ben ricorderanno, la legge promossa dal Presidente della commissione bilancio della Camera, Francesco Boccia, che imponeva alle aziende italiane di acquistare pubblicità e link sponsorizzati solo da soggetti titolari di Partita IVA italiana, era stata prima approvata e poi rimandata a luglio.
Peccato che questo rinvio fu introdotto in fretta in furia nel cosiddetto decreto salva-Roma (quindi fuori contesto) e che il Governo del neo-primo ministro Renzi abbia deciso di annullare tale decreto per realizzarne uno nuovo. Ora, eliminando il documento contenente il rinvio della Web tax, si è rischiato che la norma entrasse improvvisamente in rigore (a partire da oggi) e che quindi le aziende si trovassero del tutto impreparate all’evento.
Per fortuna però ha prevalso il buonsenso ed è stato lo stesso Matteo Renzi (che sin dall’inizio si era dichiarato contrario alla norma, così com’era stata scritta) ad annunciare la sua cancellazione definitiva su Twitter.
Come auspicato da più parti – comprese le pagine di questo blog – la Web tax sarà oggetto di una discussione in ambito europeo e se tornerà sarà solo in seguito a una regolamentazione comunitaria alla quale si adegueranno tutti i paesi dell’UE, senza creare disparità di condizioni da una nazione all’altra in una materia così delicata e importante per l’economia.
Ecco il link al sito del Governo dove c’è la conferma ufficiale dell’abrogazione della Web tax.
[Photo Credits | Carlo Nidasio]