Google Glass, secondo caso di aggressione per gli occhiali di Big G

Nel corso delle ultime ore a San Francisco ha avuto luogo un nuovo episodio di aggressione a causa dei Google Glass.

Il giornalista di Business Insider Kyle Russel è stato intatti attaccato da una donna mentre camminava tra le strade della città ed è stato derubato intenzionalmente dell’oramai celebre dispositivo di Mountain View in seguito distrutto e reso inutilizzabile.

Il giornalista racconta che stava camminando con un amico nel Mission District di San Francisco quando una donna gli si è avventata contro urlando “Glass!” e nel giro di pochi secondi è riuscita a strappargli via dal viso il dispositivo. Dopo aver privato il giornalista dei Google Glass la donna è scappata poi a gambe levate provvedendo, al contempo, a distruggere il dispositivo e a lasciarlo per terra.

Attenendosi a quanto raccontato appare ben chiaro il fatto che la donna fosse intenzionata a distruggere i Google Glass e non a rubarli. Dopo l’aggressione della dona i Google Glass non rispondevano più ai comandi risultando praticamente inutilizzabili.

Considerando il fatto che questo è il secondo episodio di aggressione a causa degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete è ben evidente il fatto che in quel di San Francisco (e non solo) c’è sempre maggiore tensione a causa della tecnologia Glass.

Sulla base di quanto accaduto sino a questo momento su Twitter diversi Explorer consigliano di non uscire a piedi con i Glass al fine di scongiurare qualsiasi pericolo. Google, ben consapevole dell’effetto che il suo nuovo dispositivo sta suscitando tra le persone, ha invece provveduto a pubblicare un post su Google+ per cercare di sfatare 10 miti sui suoi occhiali.