Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

A qualche settimana di distanza dalla messa a segno dall’acquisizione di Beats Electronics da parte di Apple l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo si è ritrovata a dover fare i conti con una sorpresa non esattamente gradita quale quella di una causa legale avviata da Bose nei confronti della società fondata da Dr. Dre e da Jimmy Iovine.

L’altro leader nella produzione di strumenti per audiofili ha infatti denunciato Beats per violazione della proprietà intellettuale sulle tecnologie di riduzione del rumore di riproduzione.

Stando a quanto emerso sarebbero stati violati ben 36 brevetti per oltre 50 anni di ricerca e di innovazione nel campo della riproduzione musicale.

A finire sotto accusa sono alcune delle cuffie firmate Dr. Dre, le Beats Studio e le Beats Studio Wireless, poiché violerebbero la proprietà intellettuale di alcune innovazioni presenti nelle in-ear Bose QuietComfort 20 e nelle Bose QuietComfort 20i.

Poiché Bose investe intensamente nella ricerca e sviluppo, e siccome Bose ha costruito la sua reputazione producendo dispositivi superiori grazie a tecnologie innovative, il continuo successo dell’azienda dipende in modo sostanziale dalla sua abilità di stabilire, mantenere e proteggere le sue tecnologie proprietarie richiedendo il rispetto dei diritti di brevetto.

Esattamente sarebbero cinque i più importanti brevetti che Beats avrebbe violato nella realizzazione delle sue cuffie tra cui un sistema per ridurre la latenza nei segnali digitali, la compensazione delle alte frequenze, la configurazione di segnali e filtri ANR e la compensazione digitale in fase delle alte frequenze.

Secondo quanto sostenuto da Bose lo sfruttamento indebito delle proprie innovazioni sarebbe inoltre evidente nelle istruzioni fornite agli utenti nei manuali Beats Studio User Guide e Beats Studio Wireless User Guide.

Al momento la causa è stata sottoposta alla corte distrettuale del Delaware ma pare che Bose abbia chiesto anche un’indagine ufficiale da parte dell’USPTO. Da parte di Apple e di Beats non è ancora giunto alcun commento.