Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

A qualche settimana di distanza dalla messa a segno dall’acquisizione di Beats Electronics da parte di Apple l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo si è ritrovata a dover fare i conti con una sorpresa non esattamente gradita quale quella di una causa legale avviata da Bose nei confronti della società fondata da Dr. Dre e da Jimmy Iovine.

L’altro leader nella produzione di strumenti per audiofili ha infatti denunciato Beats per violazione della proprietà intellettuale sulle tecnologie di riduzione del rumore di riproduzione.

Stando a quanto emerso sarebbero stati violati ben 36 brevetti per oltre 50 anni di ricerca e di innovazione nel campo della riproduzione musicale.

A finire sotto accusa sono alcune delle cuffie firmate Dr. Dre, le Beats Studio e le Beats Studio Wireless, poiché violerebbero la proprietà intellettuale di alcune innovazioni presenti nelle in-ear Bose QuietComfort 20 e nelle Bose QuietComfort 20i.

Eminem denuncia Facebook: “la canzone dello spot di Home è mia”

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Nuovi problemi per il social network in blu. Questa volta non si tratta di qualche geniale trovata di un avversario che mette in crisi la piattaforma, ma del rapper bianco più famoso al mondo. Facebook ha ricevuto una denuncia dalla casa discografica di Eminem per avere usato indebitamente una canzone durante uno spot dedicato a Facebook Home.

L’accusa afferma che la pubblicità per sponsorizzare la nuova applicazione di Zuckerberg utilizza un brano molto, anzi troppo, simile a quella di Eminem lanciata nel 2000: Under the influence.

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Apple, in Cina accusata di plagio per Siri

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Quello che Apple sta attraversando in Cina non può essere descritto esattamente come un bel momento: una società del paese asiatico ha infatti denunciato Cupertino per la presunta violazione di un brevetto riguardante Siri.

La denuncia, nello specifico, proviene da Zhi Zhen Network Technology, una società che nel 2004 ha prodotto l’assistente vocale Xiao i Robot e lo ha poi brevettato nel 2006.

A detta del gruppo cinese Apple avrebbe copiato il sistema in questione inserendolo poi in maniera indebita in iOS.

Si Weijiang, avvocato che rappresenta Zhi Zhen, ha infatti dichiarato che La società chiede ad Apple di cessare la produzione e vendita di prodotti che usano i suoi brevetti, non appena la violazione sarà confermata comunicando inoltre che non viene esclusa la possibilità che in futuro venga richiesto un corrispettivo.

A dimostrazione della tesi della società circola in rete, già da qualche tempo a questa parte, un video, visionabile dopo il salto, che mostra le caratteristiche di Xiao i Robot su un device Android.

THX denuncia Apple speaker iMac, iPad e iPhone

Apple: denunciata da THX per gli speaker di iMac, iPad e iPhone

THX denuncia Apple speaker iMac, iPad e iPhone

THX, la nota società fondata come divisione della Lucasfilm, ha sporto denuncia contro Apple per violazione di un brevetto inerente tecnologie utilizzate negli altoparlanti dei computer e dei dispositivi mobile della mela morsicata.

L’accusa, da parte della società fondata da George Lucas nei confronti di Cupertino, è quella di aver utilizzato tale brevetto per la realizzazione degli speaker degli iMac, degli iPad e degli iPhone 4, 4S e 5.

Il brevetto in questione è quello siglato come numero 7,433,483, depositato nel 2008 ed inerente “sistemi e configurazioni di speaker a profilo stretto“.

Il brevetto, detta in altri termini, fa riferimento ad un sistema che consente di creare un ambiente acusticamente isolato e di veicolare il suono attraverso uno stretto condotto posizionato con un coretto angolo rispetto all’altoparlante.

Surface RT querela Microsoft

Microsoft denunciata per Surface RT: lo spazio per archiviare i propri dati è insufficiente

Surface RT querela Microsoft

La commercializzazione di Surface RT, il tablet made in Microsoft, è stata avviata da pochi giorni a questa parte e nel 2013 sarà possibile saggiare anche le caratteristiche di Surface Pro, la versione del tablet della redmondiana equipaggiata con Windows 8 Pro.

Da poche ore, però, Microsoft si è ritrovata a dover fare i conti con la denuncia di Andrew Sokolowski, un avvocato di Los Angeles insoddisfatto della memoria disponibile sul suo Surface RT da 32 GB.

Andrew Sokolowski ha infatti presentato querela contro Microsoft a causa della campagna promozione ingannevole che, così come sostenuto dallo stesso avvocato, Microsoft avrebbe messo in atto con Surface.

L’avvocato, infatti, dopo aver acquistato il tablet Microsoft ha voluto caricarci su musica e documenti scoprendo rapidamente i limiti della memoria di Surface RT: i 32 GB di storage che dovrebbero essere disponibili sul modello base ne sono, in realtà, 16.

Microsoft avviso di garanzia ballot screen

Microsoft: stop ai software pirata in Cina

Microsoft software pirata Cina

È notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che Microsoft ha chiesto alla Cina di non usare più versioni pirata dei propri software, richiesta che, a quanto pare, è stata accompagnata da una denuncia al governo del paese della Grande Muraglia.

La volontà di Microsoft è di riuscire a rovesciare una situazione, quale quella in questione, che nel corso degli anni è diventa sempre più insostenibile e che colpisce, in primis, quattro società di proprietà statale.

La China National Petroleum Corp., la China Post Group, la China Railway Construction Corp. e la Travelsky Technology Ltd., infatti, utilizzerebbero il sistema operativo Windows 7 e la suite Office senza però aver effettuato l’acquisto di una regolare licenza.

Apple Samsung accordo brevetti

Yahoo! trascina Facebook in tribunale: in ballo 10 brevetti

Yahoo! violazione brevetti Facebook

La questione aveva già preso il via sul finire di Febbraio quando Yahoo!, forte del suo portafoglio brevettuale, aveva fatto notare a Zuckerberg e company il fatto che Facebook avrebbe dovuto chiedere, pagare ed ottenere la licenza per poter utilizzare alcuni dei brevetti della nota società statunitense fornitrice di servizi internet.

I vertici di Yahoo! avevano incitato Zuckerberg ed il suo team a giungere ad un accordo onde evitare di dover portare la questione in tribunale ma, a quanto pare, la vicenda è stata trascinata direttamente dinanzi la legge.

Nel corso delle ultime ore, infatti, Yahoo! ha deciso di denunciare Facebook presso il tribunale di San Francisco tirando in ballo ben 10 brevetti e con l’accusa, appunto, di presunta violazione di proprietà intellettuale da parte del rinomato social network in blu.

Microsoft denuncia Motorola all’Antitrust europeo: non bisogna approfittare degli standard

Microsoft denuncia Motorola alla Commissione Europa

Nel corso delle ultime ore Microsoft ha annunciato di aver depositato presso la Commissione Europea una denuncia nei confronti di Motorola e Google per l’utilizzo che la ben nota azienda statunitense recentemente acquisita da big G fa delle tecnologie legate agli standard necessari alla connessione wireless ed alla produzione di video H.264.

Microsoft, utilizzando parole abbastanza forti, accusa quindi Motorola di abusare dei suoi brevetti legati a standard tecnologici non rispettando quindi gli impegni che, conseguenzialmente alla loro registrazione, quest’ultima si era dichiarata disposta ad assolvere.

Mediante un utilizzo improprio delle licenze FRAND (fair, reasonable, and non-discriminatory), inoltre, secondo Microsoft, Motorola, a lungo andare, andrà a ledere il settore dei video online uccidendolo, spazzando via tutti i possibili concorrenti di YouTube e bloccando qualsiasi device in grado di trasmettere filmati.