10 tatuaggi Geek da non perdere

10 tatuaggi Geek da non perdere

Se su Geekissimo assegnassimo un premio alle iniziative, ai progetti o ai comportamenti più geek, questi ragazzi e ragazze vincerebbero di diritto il primo premio. Possiamo capire farsi tatuare un simbolo tribale, il nome della propria moglie o dei propri figli, ma quando ci si tatua sull’avambraccio il simbolo dello standard USB, oppure una pagina in HTML su tutta la schiena, il confine tra filosofia geek e follia diventa molto, molto sottile.

Eccovi la lista dei 10 tatuaggi Geek da non perdere, abbiamo selezionato i più fantasiosi (o i più pazzi, come preferite) tra i tantissimi disponibili in giro per il Web.

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Quando è bello ciò che è bello, ma anche ciò che piace: ACQUINE

Rifacendosi al popolare detto che valorizza adeguatamente i personali gusti di ciascuno (e volendo far retorica, come non citare il memorabile adagio latino “de gustibus (et coloribus) non est disputandum”?), il titolo dell’articolo di oggi vuole in qualche modo offrire una segnalazione, adeguatamente affiancata da un’immodesta riflessione in merito.

Secondo un gruppo di ricercatori operanti in Pennsylvania, il valore estetico di un’immagine è ottenibile grazie all’impiego di un algoritmo da essi sintetizzato e reso disponibile in Rete: si tratta di ACQUINE, ovvero Aesthetic Quality Inference Engine. ACQUINE è un sistema basato su una mole di dati già esistente, ai quali si tenta di conformare ogni immagine sottoposta a valutazione.

Filosofia Geek: l’Università messa al muro dal Web. Estinzione degli atenei nei prossimi dieci anni?

Cari lettori, oggi esordiamo con un caso di filosofia geek decisamente interessante, specialmente per noi geeks che ancora siamo nel mezzo del cammin dei nostri studi. Secondo un docente d’oltreoceano, le università, i grandi atenei che conosciamo oggi, potrebbero restare un ricordo, immagini sui libri di storia o su qualche album di Flickr. Su qualche sito Web, insomma: dovrebbero essere proprio questi ultimi a rendere inutili quelle grandissime strutture.

La teoria, in fondo, è interessante e non troppo utopica, se osservata da un punto di vista squisitamente geek. La situazione diventerebbe scottante, però, se la premonizione si realizzasse in dieci anni. Urge, quindi, qualche dettaglio in più.

Filosofia Geek: bocciata la legge francese per punire gli incalliti downloaders pirati. Sarko incassa…

Venerdì Santo, cari geeks credenti e non. Trasportandoci dal sacro al profano, ciò significa tempo di vacanze e di tempo libero. Chi ci segue da un po’, saprà bene che vacanza, per noi, è sinonimo di filosofia geek. Ben ritrovati, dunque, al consueto appuntamento prefestivo col portatore di tedio (il sottoscritto).

La conversazione di oggi verterà su un fatto recentemente accaduto oltralpe: con grande sorpresa di tutti gli osservatori (inter)nazionali, il Parlamento francese ha deciso di boicottare il Presidente Nicolas Sarkozy, (f)autore di una spietata legge contro le migliaia di utenti praticanti download pirata: sospensione dell’accesso alla Rete, da due a dodici mesi.

Desktop, desktop delle mie brame…

E’ davvero da tantissimo tempo che, cari lettori, non ci occupiamo di filosofia geek. Chi ci segue da un po’ di tempo, saprà che quel “cari lettori” non è del tutto casuale, ma è incipit marcatore dei pezzi di morale geek. Poiché il tempo, oggi, è dalla mia, vi sottopongo un’interessante notizia concernente i risultati di uno studio di psicologia e informatica.

Donna Dawson, esperta comportamentista americana, in collaborazione con la società di Redmond, ha effettuato uno studio su un campione di desktops di impiegati statunitensi e, grazie alla disposizione di icone e dell’ambiente di lavoro, è riuscita a teorizzare alcuni caratteri riflessi comuni ai diversi utenti, che in seguito riassumiamo.

Discussione: corso di flirting per nerds in Germania

Cari lettori, cominciamo la settimana con un piccolo pezzo di filosofia geek. La scuola è ricominciata, il lavoro imperversa, novità a Redmond (vedi Windows 7 Public Beta e Windows Live Essentials)… I quesiti d’opinione restano, però. Anzi, aumentano.

Oggi disquisiamo di un tema molto interessante, di cui si è occupata Benedetta Perilli su “la Repubblica.it”. In Germania, precisamente presso l’Università di Potsdam, è stato istituito un corso di flirting indirizzato ai nerds, quelli che comunemente sono considerati i genietti del PC e spesso confusi coi geeks, nonostante ci sia una certa differenza (vedi articolo).