Attesa Wimax: conclusa la prima fase dell’asta

E’ arrivata a quota 49 milioni e 800 mila euro l’asta per il WiMax: lo ha comunicato il Ministero delle Comunicazioni, che ha ultimato l’apertura delle buste. Si arriva a questa cifra sommando il valore delle offerte ammesse, infatti sono in tutto 179 quelle ritenute valide, e che quindi sono state ammesse alla seconda fase della gara: la fase dei rilanci, che partirà il 13 febbraio 2008.

Davvero una buona notizia dato che le offerte coprono tutti i 35 diritti d’uso (macro regionali e regionali), quindi è molto probabile che ci saranno servizi WiMax capillari, in tutte le zone previste per la futura copertura. Il Ministero ha pubblicato anche l’elenco delle aziende che hanno presentato le offerte. Le offerte più importanti arrivano da Telecom Italia, Ariaadsl, A. F. T., Elettronica Industriale (Mediaset), E-Via (Gruppo Retelit), Wind e Toto Costruzioni (AirOne), che stanno partecipando su più macro regioni. In particolare, Telecom, Ariadsl, A. F. T. ed Elettronica Industriale stanno gareggiando per tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud.


La fase dei rilanci, che partirà come detto il 13 Febbraio, stabilirà quale azienda si accaparrerà ciascuno dei 35 diritti d’uso. Per adesso è certo solo quali sono le aziende interessate alle singole zone in cui è stata divisa l’Italia. Potranno gareggiare, con i rilanci, solo nelle zone dove hanno presentato offerte ammesse nella prima fase.

“La seconda fase durerà qualche giorno, ma dipende da quanto sarà accanita la gara, che sarà a rilanci multipli”, dicono dal Ministero delle Comunicazioni. “Da notare la presenza massiccia di piccoli soggetti, oltre che dei grandi operatori, e di aziende come Mediaset, che sta gareggiando per una copertura capillare da Nord a Sud”. Le licenze WiMax che ora sono all’asta permetteranno l’arrivo di offerte banda larga, per la casa e l’ufficio, nelle zone non raggiunte da Adsl. I primi servizi al pubblico dovrebbero arrivare nella seconda metà dell’anno, ma per come vanno le cose in Italia direi che è ancora tutto da vedere.