Microsoft si allea ufficialmente con One Laptop per Child: è la vera sconfitta del progetto?
Microsoft ha ufficialmente annunciato di aver “unito le forze” insieme a One Laptop per Child, l’associazione che vuole abbattere il digital divide, soprattutto nei Paesi del terzo mondo, vendendo computer portatili per 100 dollari. Fino ad ora le macchine erano equipaggiate con versioni apposite di Linux; molte associazioni e nazioni (come l’Egitto, ad esempio), però, hanno chiesto di poter avere i computer con Windows Xp installato.
Molti hanno pensato si tratti di una mossa estrema per cercare di far decollare un po’ di più il progetto, che ultimamente non stava andando poi così bene: “Mentre è certamente vero che il progetto non sta andando come volevamo – ha ammesso l’ideatore, Nicholas Negroponte – è anche vero che certe nazioni nel mondo prima di ordinarci i computer chiedevano sempre insistentemente che sopra ci fosse installata una versione di Windows“.
Fino ad ora sono state vendute “solo” 600mila apparecchi, mentre entro 90 giorni, con la nuova mossa, dovrebbero esserne venduti altri 400mila: “Se offri la possibilità di dual-boot (cioè, immaginiamo, di scegliere se utilizzare Linux o Windows, ndr) – spiega ancora Negroponte – non c’è dubbio che la domanda sale”. Microsoft ha assicurato che Windows, così come la distribuzione Linux, supporterà pienamente tutte le funzioni del portatile Olpc, tranne la possibilità di condividere file e cartelle tra laptop dello stesso tipo.
Poter sfoggiare Windows perfettamente funzionante su un computer da 100 dollari, dunque, per il team di Olpc sembra un fattore molto importante per fare breccia nei cuori di associazioni benefiche e di governi internazionali pronti a sborsare centinaia di migliaia di dollari. A mio avviso, invece, si tratta della sconfitta del software libero e del progetto “One Laptop per Child”, di cui l’open-source era parte integrante.
Via | Bbc News