I pirati snobbano Windows Vista, Microsoft non perde occasione per elogiarsi
Cari lettori, l’argomento di oggi è molto interessante. Occorre esporre brevemente un paio di concetti prima di presentare la notizia. Intorno al 1950, secondo alcune fonti etimologiche, veniva coniato negli USA il termine hacker. Una definizione approssimativa di hacker potrebbe essere “colui che sfida le limitazioni poste da un problema“, sebbene non sia proprio esaustiva. In ogni caso, l’hacker si occupa di aggirare limitazioni ed opposizioni usando la mente, per puro scopo ludico e costruttivo. Il campo di maggiore utilizzo di questo termine è senza dubbio l’informatica. Purtroppo, però, verso gli anni ’80, il quarto potere generalista ha brillantemente confuso l’opinione pubblica riguardo questo vocabolo.
Veniva accostato al termine hacker un altro vocabolo, dal suono simile: cracker. Il cracker, a differenza dell’hacker, usa le sue conoscenze per eludere le limitazioni poste, in genere, da un qualsivoglia software, spesso trasgredendo la normativa legale riguardante questo settore. Insomma, stiamo parlando dei pirati, i criminali informatici, che attraverso tecniche più o meno sofisticate riescono a scavalcare i blocchi posti dall’autore del software. Dopo aver chiarito rapidamente la situazione lessicale, passiamo al fatto: il legale di Microsoft, Bonnie MacNaughton, ha rivelato recentemente che i pirati preferiscono operare le loro sperimentazioni di cracking su Windows XP piuttosto che sul più recente Windows Vista.
Secondo Microsoft (che non può essere super partes nella vicenda), il motivo di questo comportamento è legato alla difficoltà di eludere gli imponenti sistemi di sicurezza progettati per Windows Vista. C’è da fare una considerazione molto importante: non solo i cracker preferiscono XP, ma quasi tutta l’utenza Windows. Naturalmente, non potendo acquistare un PC con XP come sistema operativo poiché Vista è preinstallato su quasi tutti i PC, si preferisce applicare il cracking su XP, piuttosto che “sull’inutile” Vista. A dirla tutta, il motivo espresso da Microsoft per spiegare il comportamento dei pirati mi sembra piuttosto banale, se non palesemente ipocrita: è risaputo che i sistemi Windows (e nella fattispecie Vista) non brillano sicuramente per il palinsesto di sicurezza che dovrebbe proteggerli da attacchi ed incursioni indesiderate.
Probabilmente per gli stessi motivi, i pirati preferiscono “crackare” Office 2003, piuttosto che Office 2007. La gente, abituata al classico prospetto delle versioni precedenti di Office, non si è evidentemente adeguata alla grafica Ribbon. Quando arriverà Windows 7, allora, si tornerà a Windows 98! 😀 In conclusione, non siamo qui per alimentare il vasto catalogo di discussioni sul sistema migliore: in fondo, i cracker (e gli utenti comuni, a quanto pare) si sono espressi sul loro prediletto. Perciò, de gustibus non est disputandum: non a caso si dice che i gusti son gusti. Buona navigazione, a presto!