Discussione: Internet e la legalità, atto 2°

Crediamo ricordiate, cari amici, l’articolo da noi pubblicato giusto una settimana fa. Era il primo della serie “Internet e la legalità”, tema a cui tutti gli utenti grossomodo tengono molto, vista l’importanza, anche legislativa, delle materie trattate.

Non è sicuramente facile parlarvi di questa tematica, ve lo assicuro. Questo perché molto spesso, prendendo delle posizioni, si vanno a danneggiare una o più classi di persone, di lavoratori, e questo di certo non è bello.

Siete stati proprio voi ad evidenziare questo problema: vero, molto vero. Ma bisogna cominciare a pensare, sforzarci nell’immaginare soluzioni che non danneggino nessuno o quanto meno danneggino meno persone di quante ne sono danneggiate adesso.

Detto così, chiaramente, pare facile. Ma non lo è. Inutile soffermarci di nuovo su quello che è il tipo di illeceità di cui parlammo la volta scorsa, pensiamo piuttosto a proporre alternative concrete a quello che è considerato come un problema per pochi ma un favore per molti: la pirateria.

Dai commenti da voi postati la volta scorsa, è emerso un’idea a mio avviso positiva e che personalmente condivido abbastanza: una piccola imposta sul p2p per tutti che autorizzerebbe gli utenti a scaricare tutto quello che vogliono.

In pratica, si tratterebbe di pagare una quota a forfait direttamente sulla bolletta del telefono ogni tot giorni per usufruire della possibilità di scaricare file protetti da copyright proprio in virtù della cifra pagata. E la cosa potrebbe funzionare sia con un limite, sia per una quantità di traffico non determinata.

Questa scelta però non è realizzabile con poco: bisognerebbe infatti andare bene a capire quanto dare a ciascuno dei titolari dei diritti d’autore dei file e inoltre questa sarebbe una mossa che andrebbe a ledere, più di adesso probabilmente, gli interessi di commercianti e noleggiatori, che venderebbero decisamente di meno.

Ma allora? Come la mettiamo? In verità vi dico che la soluzione sopra esposta, per quanto riguarda me, sarebbe andata benissimo fino a una settimana fa circa. Ma il dialogo avuto con voi, i vostri commenti, le vostre opinioni hanno senza dubbio influenzato molto il mio pensiero: non possiamo fare un qualcosa che va a danneggiare molte persone, sarebbe inammissibile.

E allora semplicemente potremmo pensare a un qualcosa di più semplice: riduzione del tempo di attesa per i film per quanto riguarda il passaggio dalle sale al videonoleggio e diminuzione dei costi di album e dvd. Sorge però un dubbio: e i provider non rischiano qualcosa vedendo meno persone affacciate all’idea del Peer To Peer?

Sicuramente, ma a mio avviso il rischio è minimo. Le persone stanno conoscendo internet aldilà di quello che è l’aspetto per il download. Sarebbe interessante sentire i vostri pareri, ma credo assolutamente che la rete sia diventata talmente tanto indispensabile (per le email, per la messaggistica, per l’informazione..) da non far rischiare posti di lavoro e fallimenti di aziende che offrono appunto sul mercato proposte per l’accesso alla rete.

Forse, quindi, la soluzione migliore è la più semplice: la gente non compra, vista anche l’aria di magra. Abbassando un po’ i prezzi e togliendo un po’ di opinabili tasse (vedi SIAE), si potrebbe davvero contrastare concretamente la pirateria informatica. Questo è quanto. Almeno secondo me.

Cosa ne pensate? Altre soluzioni ancora? Cosa fareste voi? La settimana scorsa abbiamo raccolto una ventina di commenti, oggi vorremmo fare il bis, e perché no, alzare un pochetto il numero per sapere meglio quello che pensate, cosa sicuramente importante per impostare una discussione costruttiva.