Bionic body armor, IBM la spara grossa
Big Blue stavolta ha fatto un passo davvero troppo lungo, nella miriade di brevetti che l’azienda porta a casa annualmente ne ha depositato uno davvero particolare e forse troppo intraprendente.
Il brevetto, depositato il 3 febbraio scorso, ha come oggetto “Bionic body armor“, sì avete letto bene, l’invenzione ideata da IBM è una sorta di armatura ultra-tecnologica capace di proteggerci in tempo reale dai proiettili.
La tuta non agisce come potremmo erroneamente pensare, proteggendo il nostro corpo dal colpo ma bensì evitando che il bersaglio riceva il proiettile. L’armatura infatti sfrutta una serie di sensori elettromagnetici costantemente in ascolto capaci di analizzare l’ambiente circostante in cerca di una ben precisa gamma di onde elettromagnetiche indice dell’arrivo di un proiettile e nel caso in cui ci sia pericolo, rilascia una serie di scariche elettriche che stimolano i nostri muscoli in modo da costringere il nostro corpo a scansare il proiettile in arrivo.
Come può un’armatura fare tanto? L’idea di IBM è piuttosto semplice, i sensori della tuta sono interfacciati con un controller che analizza i dati in arrivo dai sensori con il duplice scopo di scovare l’eventuale pericolo e calcolare la traiettoria per salvare il bersaglio dall’aggressione. Nei progetti di IBM, inoltre, è previsto che l’armatura riesca a proteggere la totalità del corpo, testa e gambe comprese.
Con un’invenzione così John Lennon sarebbe ancora tra noi, questo è certo, ma ci sfugge un po’ il senso di questo brevetto. Che il patron di IBM si senta minacciato da qualcuno tanto da correre ai ripari? Ed infine, chi mai accetterebbe di sperimentare i primi modelli di armatura bionica? Noi, no di certo. Chi fosse tanto curioso da voler dare un’occhiata al brevetto depositato clicchi qui.