La Casa Bianca è Open Source

Mentre in Europa stiamo a gingillarci con stupidagini come la regola delle tre disconnessioni e i governi cercano un modo per limitare la capacità di connessione dei cittadini, negli Stati Uniti di Obama la Casa Bianca sta adottando per il suo sito un codice Open Source, più esattamente una versione di Drupal.

Nelle parole dell’Amministrazione Obama, si sta lavorando a questa scelta dalla presa in carica di Barack Obama. Da allora si è lavorati per aprire il codice, renderlo disponibile alla comunità e influenzabile da questa. Per placare eventuali allarmi al rischio sicurezza la spiegazione è stata degna di un geek:

“Security is fundamentally built into the development process because the community is made up of people from all across the world, and they look at the source code from the very start of the process until it’s deployed and after”


Una manovra del genere da il senso della politica che sta perseguendo questa nuova amministrazione americana, apertura nei confronti della comunità non perché sia etico e dovuto, ma perché migliora l’efficienza, la sicurezza e riduce i costi per i contribuenti, o meglio li elimina.

Uno degli obiettivi dell’adozione di un codice Open Source è di poter creare una struttura familiare agli utenti e che possa fungere da social network fra i cittadini e l’Amministrazione. Inoltre l’apertura ad un codice Open Source posa un’occhio sulla viralità di questa scelta. L’aspettativa è che altre amministrazioni locali adottino lo stesso sistema, diffondendo così una practice che si spera possa superare l’Atlantico e rinfrescare l’aria di questa vecchia Europa.