Steve Winston Open WebOS

HP, disponibile Open WebOS

Steve Winston Open WebOS

Della possibilità di rilasciare il sistema operativo WebOS in versione opensource se ne parla già dallo scorso anno quando, appunto, i responsabili di HP accennarono a tale opportunità.

Nello specifico, mesi addietro HP aveva indicato settembre come il mese durante il quale sarebbe stato rilasciato il sorgente di WebOS, un annuncio questo che, stando a quelle che sono le ultime info al momento disponibili, è stato pienamente, o quasi, rispettato.

Alcune ore addietro, infatti, HP ha fatto sapere che il sistema operativo WebOS, quello ereditato con l’acquisizione di Palm, si chiamata ora Open WebOS.

OpenOffice, la maggior parte dei download è stata eseguita da utenti Windows

OpenOffice è la ben nota controparte, gratuita e di natura opensource, a Office, la suite d’ufficio resa disponibile, previo versamento di una specifica somma di denaro, da Microsoft, che, proprio per le sue features, risulta ampiamente utilizzata da un sempre maggior numero di utenti.

Tuttavia, considerando la sua natura, in molti riterranno che i principali utilizzatori di OpenOffice, giunto ora alla versione 3.4, possono essere identificati in coloro che si servono di un computer dotato di OS Linux.

Le recenti statistiche, però, a quanto pare, vanno a dimostrare l’esatto contrario.

Linus Torvalds Millennium Technology Prize

Linus Torvalds vince il Millennium Technology Prize

Linus Torvalds Millennium Technology Prize

A Linus Torvalds, padre di Linux ed artefice del gran successo dell’open source, è stato assegnato, proprio nel corso delle ultime ore, il Millennium Technology Prize, l’equivalente in ambito tecnologico del premio Nobel.

Il premio, nello specifico, verrà consegnato a Linus Torvalds il prossimo 13 giugno in compartecipazione con Shinya Yamanaka, ovvero l’autore delle importanti scoperte nel settore delle cellule staminali.

HP, d’ora in avanti webOS sarà open source

webOS open source

Dopo tante incertezze, dubbi ed anche non pochi problemi finalmente, nelle ultime ore, è stata fatta un po’ di chiarezza circa quello che sarà l’effettivo e tanto chiacchierato futuro di webOS.

Meg Whitman, CEO di Hewlett-Packard, ha infatti annunciato l’intenzione del gruppo di rendere il progetto open source, mettendo quindi da parte, almeno allo stato attuale delle cose, un eventuale processo di cessione andandosi piuttosto a concentrare sulla comunità del software aperto e sulle sue potenzialità.

HP, sostanzialmente, ritiene quindi ben più consono cercare di seguire i passi di Android di Google andando dunque a vantaggio degli sviluppatori e, ovviamente, degli eventuali partner OEM che potrebbero essere interessati.

diff-ext, confrontare velocemente i file mediante il menu contestuale di Windows

Trovare le differenze tra due file può risultare davvero difficile, in particolar modo in alcune circostanze, per cui al fine di effettuare tale operazione in maniera veloce e, sopratutto, precisa occorre impiegare specifici strumenti ideati esattamente a tal scopo.

Nel caso in cui il sistema operativo in uso sia Windows e qualora venga avvertita la necessità di utilizzare una risorsa di tale tipologia si potrebbe prendere in considerazione l’idea di sfruttare diff-ext.

Si tratta di un’estensione di shell di Windows, scaricabile ed utilizzabile in modo completamente gratuito, che permette, appunto, di effettuare operazioni di confronto in modo davvero facilissimo: agendo direttamente dal menu contestuale dell’OS.

Ubuntu 11.04 beta 2 disponibile al download

E’ da poco stata resa disponibile al download Ubuntu 11.04 beta 2, un’apposita versione focalizzata principalmente sulla risoluzione dei bug riscontrati nella precedente release. A dispetto di quanto avvenuto negli anni passati, Canonical ha saggiamente deciso di non prendere in considerazione l’eventuale rilascio della RC (Release Candidate, eventualmente pronta nei giorni di Pasqua), per il semplice motivo che “ci sarebbe stato troppo poco tempo per riparare i fix, in vista del debutto di fine mese“.

Una scelta dettata dal buon senso, soprattutto per non deludere i milioni di utilizzatori che attendono con ansia il 28 aprile (giorno predetto per il lancio); tuttavia, è sempre meglio prendersi tutto il tempo necessario, piuttosto che correre ed ottenere un brutto risultato, non trovate?

Vediamo nel dettaglio gli aggiornamenti di questa nuova versione:

UberStudent, una versione di Ubuntu dedicata agli studenti

Molte volte si è parlato di sistemi operativi, e se c’è uno in particolare, gratuito ed open source è sicuramente linux. Una delle distribuzioni linux maggiormente “avanzate” è senza ombra di dubbio UBUNTU. Ubuntu grazie alla sua facilità d’uso è davvero un buon sistema operativo soprattutto per chi utilizza il PC per studio; e tanto è vero che la maggior parte degli studenti prima o poi, provano questo SO.

Visto che per la maggior parte degli studenti universitari, Ubuntu è più che sufficiente, ecco che arriva una distro linux creata apposta per quest’ultimi. Si tratta di una versione di Ubuntu, modificata ad-hoc proprio per gli studenti, il suo nome è UberStudent.

Feedling: ovvero come trasformare il proprio desktop in un lettore di feed-RSS

Qualche giorno fa, avevo proposto a tutti voi lettori di Geekissimo un simpatico strumento mediante cui visualizzare i feed-RSS preferiti direttamente sul proprio desktop, in modo pratico, agevole e controllando il tutto direttamente dalla barra di sistema di Windows.

Considerando dunque l’importanza fondamentale dei feed e l’utilizzo sempre maggiore che, giorno dopo giorno, ne viene fatto, quest’oggi scopriamo insieme un ulteriore e nuovo strumento mediante cui prendere nota di tutte le ultime news d’interesse direttamente dal proprio desktop, senza andare ad ingombrare dello spazio prezioso e permettendo una pratica visualizzazione dei contenuti.

Si tratta di Feedling, un programmino gratuito, open-source e destinato all’utilizzo esclusivo su OS Windows che, in modo estremamente semplice, consente di leggere agevolmente i feed-RSS direttamente dalla propria scrivania virtuale, trasformando quest’ultima in un vero e proprio lettore di news ed andando ad impilare insieme più aggiornamenti provenienti da fonti differenti.

WinApp Updater, aggiornare automaticamente i programmi installati sul proprio PC

Tutti coloro che si ritrovano ad avere a che fare con un immane quantità di software installati sul proprio PC di certo saranno ben consapevoli di quanto possa risultare stressante ed al contempo anche faticoso andarne a verificare l’eventuale rilascio di nuove versioni ed aggiornamenti.

Si tratta di quelle che, in linea di massima, oserei definire operazioni di controllo e manutenzione, indispensabili al fine di poter sfruttare sempre in maniera efficiente tutto quanto offerto dal software aggiunto sulla propria postazione di lavoro.

Tuttavia, al fine di semplificare l’operazione in questione, nel corso del tempo sono stati ideate apposite utility mediante le quali verificare, in modo più o meno corretto, il rilascio di nuovi aggiornamenti.

A tal proposito, quest’oggi, voglio proporre a tutti voi geek appassionati un nuovo ed interessante strumento che, seppur ancora in fase di beta, risulta comunque particolarmente interessante ai fini di un corretto utilizzo di tutto quanto inglobato nel proprio PC.

ZeuApp, 82 utility opensource a portata di click

La maggior parte degli utenti, solitamente, ricorre all’installazione di un dato set di applicativi predefiniti, ovviamente gratuiti, per il proprio OS (ma anche per quello degli altri), implicando in modo inevitabile la visita di una gran quantità di siti web diversi, archivi online e chi più ne ha più ne metta.

Ovviamente, sebbene non si tratta di un qualcosa di estremamente problematico, senza ombra di dubbio risulta un operazione molto poco pratica e tutt’altro che alla mano.

Guardando la situazione da questo punto di vista, è stata dunque ideata un apposita utility mediante cui ovviare nel migliore dei modi alla suddetta situazione.

FileKiller, rimuovere definitivamente i file sfruttando un utility portatile

Tutti noi utilizzatori di Windows, esperti o meno di informatica, ben sappiamo che per rimuovere in maniera definitiva dei file dal proprio PC, purtroppo, non è sufficiente utilizzare la rapida e storica funzione di default presente nel proprio OS.

Tale operazione, infatti, ha come scopo quello di andare ad eliminare solo ed esclusivamente l’indirizzo di collegamento a quel dato file, senza però rimuovere effettivamente il file vero e proprio e permettendo dunque il recupero di tali dati, sfruttando appositi software, qualora fosse necessario.

Onde evitare di incorrere in questo tipo di problematica, particolarmente fastidiosa soprattutto se, ad esempio, il computer in uso non è legato ad un uso strettamente personale, risulta necessario andare ad utilizzare appositi strumenti mediante cui eliminare definitivamente e completamente un dato file, facendo in modo tale da renderlo irrecuperabile.

La Casa Bianca è Open Source

Il sito della Casa Bianca

Mentre in Europa stiamo a gingillarci con stupidagini come la regola delle tre disconnessioni e i governi cercano un modo per limitare la capacità di connessione dei cittadini, negli Stati Uniti di Obama la Casa Bianca sta adottando per il suo sito un codice Open Source, più esattamente una versione di Drupal.

Nelle parole dell’Amministrazione Obama, si sta lavorando a questa scelta dalla presa in carica di Barack Obama. Da allora si è lavorati per aprire il codice, renderlo disponibile alla comunità e influenzabile da questa. Per placare eventuali allarmi al rischio sicurezza la spiegazione è stata degna di un geek:

“Security is fundamentally built into the development process because the community is made up of people from all across the world, and they look at the source code from the very start of the process until it’s deployed and after”

Sony Reader lancia un formato OpenSource, rivoluzione nel mondo degli e-book

Sony Reader

Tempo fa avevamo pubblicato un confronto diretto tra i due lettori ebook più famosi del momento, il celebre Kindle di Amazon e il Sony Reader dell’omonimo colosso giapponese. In quel caso, su un campione di 12 utenti intervistati, 8 hanno detto di preferire Kindle, 3 hanno scelto Sony PRS-700 eReader e 1 è rimasto indeciso. C’è da dire però che quando lo studio è stato fatto, non era ancora scoppiato lo scandalo della rimozione forzata degli ebook da parte di Amazon, che avrebbe senza dubbio influito sul giudizio finale degli utenti.

Molto probabilmente, questo spiacevole avvenimento è stato alla base della decisione di Sony di lanciare un formato aperto per il suo Sony Reader, il noto ePub, in modo da permettere agli utenti di acquistare ebook da qualsiasi store online, cosa che ad esempio non è possibile con il Kindle.