I doodles di Google sono ora protetti da brevetto
Capita spesso, utilizzando Google come strumento per eseguire le proprie ricerche online, di imbattersi negli oramai celebri doodles, vale a dire i simpatici “scarabocchi” realizzati dal gran colosso di Mountain View applicati, in corrispondenza di specifiche ricorrenze, in sostituzione al logo effettivo della società e di cui, spesso e volentieri, abbiamo avuto modo di parlare qui su Geekissimo.
I doodles, generalmente tanto fantasiosi quanto, al tempo stesso, accattivanti, d’ora in poi, però, non saranno più dei semplici “scarabocchi”, così come sopra citato, ma bensì delle vere e proprie creazioni corredate da brevetto!
Infatti, dopo un’attesa durata circa 10 anni, Google ha finalmente ottenuto il brevetto 7,912,915 per i suoi doodles che è stato depositato questo Martedi presso l’USPTO.
Il brevetto, intitolato “Sistemi e metodi per indurre gli utenti ad accedere ad un sito web“ (Systems and methods for enticing users to access a web site [sic]) offre dunque a Google stessa un’ulteriore possibilità di proteggere i cambiamenti di logo momentanei apportati dalla società fornendo, a corredo, risultati pertinenti l’evento commemorato.
Nel brevetto deposto da Google viene inoltre annoverato Sergey Brin, uno dei fondatori del gran colosso delle ricerche, come inventore dei doodles datandone l’apparizione online nel lontano, ma non troppo, 2001, anche se alcuni utenti potranno ricordare che già qualche tempo prima i tanto amati loghi stilizzati avevano fatto la loro comparsa sul web.
In ogni caso, sebbene i doodles, belli e divertenti, esercitino una forte attrattiva sulla vasta utenza, Matt Rosoff del Business Insider ha però criticato aspramente la sopra citata situazione definendo come assurdo il brevetto deposto da Google e, inoltre, condannando l’attuale metodica dei brevetti americani.
Via | CrunchGear