Un’anziana di 75 anni taglia un cavo di fibra ottica, spegne internet in Georgia e Armenia, e viene arrestata

Un’anziana di 75 anni è stata recentemente arrestata dalla polizia georgiana per aver provocato un blackout di internet in Georgia e nella vicina Armenia. Secondo AFP la pensionata donna era alla ricerca di rottami metallici, con l’intenzione di rubarli, quando ad un tratto è inciampata su un cavo di fibra ottica.

Il cavo, una volta tranciato dalla donna, ha provocato un blackout di internet nelle due nazioni dell’Est Europa, la Georgia e l’Armenia, costringendo tutti gli utenti Internet di entrambi i Paesi a perdere la propria connessione. L’anziana settantacinquenne è stata arrestata dalle autorità georgiane accusata di danneggiamento di proprietà. Rischia fino a tre anni di carcere se condannata.

Zurab Gvenetadze, portavoce del ministero dell’Interno georgiano, in un’intervista telefonica a Tblisi ha affermato che la donna “è stata temporaneamente rilasciata a causa della sua vecchiaia. Sarà interrogata nuovamente e dovrà affrontare l’accusa“.

La società Georgian Railway Telecom, che possiede il cavo di fibra ottica, ha riferito che il danno provocato dall’anziana donna è stato grave causando un blackout internet di quasi 12 ore, colpendo il 90% (tra privati e aziende) in Georgia e Armenia.

Secondo un funzionario del Ministero georgiano, l’incidente ha colpito migliaia di residenti e alcune imprese dei due Paesi.

Giorgi Ionatamishvili, responsabile marketing georgiano di Georgian Railway Telecom, è rimasto molto sorpreso per l’accaduto affermando di non capire come questa donna sia riuscita a trovare e danneggiare il cavo. “I nostri cavi di fibra ottica hanno una solida protezione e tali incidenti sono estremamente rari nel verificarsi“.

A quanto pare non è la prima volta che si verificano questi avvenimenti. Nel 2009 un altro cavo in fibra ottica subi’ dei danneggiamenti, più o meno con le stesse dinamiche mentre si era a caccia di rottami metallici, costringendo a molti georgiani l’interruzione del collegamento ad internet.

[via – The Next Web, PCMag]